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PERSONALITÀ, SENSO DEL GOL E IL CALCIO NEL DNA: AMAD TRAORÉ, L’ULTIMO PREDESTINATO DELLA DEA

28.10.2019 | 13:40

L’Atalanta, nonostante i passi falsi in Champions, in campionato viaggia spedita e ora è ad appena tre punti dalla Juventus e dal primo posto. La formazione di Gasperini non è più una sorpresa e ieri è arrivato un altro successo roboante per 7-1 ai danni della malcapitata Udinese. Muriel mette a segno una tripletta e si porta il pallone a casa, Ilicic brilla, il Papu Gomez incanta, ma a colpire tutti è stato Amad Diallo Traoré, ragazzino subito in gol all’esordio assoluto in Serie A. Al 17enne, subentrato al posto di Ilicic al 77′, sono bastati appena cinque minuti per lasciare la sua impronta: l’ivoriano si accentra dalla destra e lascia partire un sinistro velenoso che batte Musso. Una giornata memorabile che difficilmente scorderà. Traoré nasce l’11 luglio del 2002 a Abidjan, in Costa d’Avorio, e inizia a giocare a calcio per strada. Il suo sogno è diventare un calciatore professionista e si trasferisce in Italia con la sua famiglia. Appena arrivato gioca con il Barco, squadra di una frazione di Bibbiano, vicino Reggio Emilia. Insieme a lui c’è il fratello maggiore Hamed Junior (ex Empoli e ora al Sassuolo), entrambi vanno in prova alla Lucchese, ma le loro qualità sono superiori alla media e finiscono per firmare rispettivamente con l’Atalanta e con l’Empoli.

Amad comincia il proprio percorso formativo, giorno dopo giorno studia i più grandi, prende spunto dall’idolo Messi e cerca di replicare le sue gesta sul rettangolo verde. A Bergamo ha trovato subito la sua dimensione, l’ambiente ideale per maturare, con l’Under 17 timbra il tabellino dei marcatori praticamente in ogni partita e la dirigenza nerazzurra, specializzata nella scoperta e soprattutto nella crescita di nuovi talenti, lo monitora attentamente. Quest’anno raggiunge la formazione Primavera e segna 4 gol confezionando 5 assist tra campionato e Youth League. Gian Piero Gasperini lo osserva con interesse e decide di aggregarlo alla prima squadra. Il gioiello classe 2002 guarda e impara. Ieri siede in panchina fino a pochi minuti dal termine, l’Udinese è ormai ko e l’esterno offensivo, ancora 17enne e dotato di un buon sinistro, fa il suo ingesso fissando il punteggio sul 7-1. Si tratta dell’ennesima stella sfornata dal prolifico vivaio dell’Atalanta. Questo è soltanto l’inizio, ma i presupposti per imporsi ed esplodere ci sono tutti. È un’emozione incredibile, l’esordio con gol non è una cosa che succede sempre. Non trovo le parole. Quando ti danno questa possibilità devi sfruttarla. Sono a disposizione. Cosa mi ha detto Gasperini? Mi ha detto di fare poche cazzate”, queste le sue dichiarazioni dopo il triplice fischio. A quanto pare il giovane ha recepito il messaggio… Amad Traoré, l’ultimo predestinato della Dea.

Foto: Atalanta Twitter