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Patric: “Ho sofferto di depressione durante la pandemia, oggi sono più forte a livello mentale. Champions e derby? Testa solo al Bologna”

02.11.2023 | 15:10

Queste le parole del difensore della Lazio Patric in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Bologna:

Domani a Bologna, poi la Champions e il derby:
“Ormai il calcio di oggi è così, si gioca sempre e tanto. Sarà una settimana fondamentale, ci giochiamo tanto, ma ora conta il Bologna. Sarebbero tre punti uguali agli altri. Loro stanno facendo una buona stagione, sarà difficile. Sono una squadra molto organizzata, stanno prendendo pochi gol. Avanti hanno giocatori forti, da Orsolini a Zirkzee. Questa squadra da quando ha Motta ha una grande identità e sta facendo delle grandissime cose. Alla mia crescita ha contribuito anche il mister, con la sua idea di calcio. Il mio passato a Barcellona, con un’idea simile di calcio, mi ha aiutato. È una delle ragioni per cui sono voluto rimanere qui quando ero in scadenza”.

Sull’ottima stagione che sta disputando:
“Sono contento, sono migliorato. Mi piace parlare di più del secondo aspetto. La mente gioca un ruolo fondamentale. A volte, quando siamo giovani, il troppo entusiasmo ci fa commettere degli errori”.

Sull’inizio non esaltante:
“Ancora ci chiediamo perché le prime due partite contro Lecce e Genoa siano andate così, abbiamo sbagliato anche sulla prestazione. Poi dopo abbiamo sempre fatto bene in campo. La sconfitta con il Feyenoord ci ha fatto capire che non possiamo mai rilassarci. Non dobbiamo sottovalutare alcun momento, nel calcio di oggi è difficile ogni partita”

Sull’ottavo Pallone d’Oro a Messi:
“Ho avuto la fortuna di allenarmi con lui tante volte. Non ci sono parole per descriverlo, nessuno si è avvicinato al suo talento in questa decade”.

Sullo scatto mentale:
“Venivo da una buona stagione, quella interrotta dal Covid che eravamo secondi. Non ho mai parlato di queste cose, ora ho l’opportunità di farlo. Ho sofferto tanto quando sono stato a casa da solo. Dal nulla ho cominciato ad avere problemi di depressione e ansia, tutto è diventato buio. Così ho cominciato a lavorare con un mental coach e con altri esperti. Ho dovuto fare la mia peggior stagione alla Lazio, giocando sempre perché Luiz Felipe si era fatto male, per crescere. Potevo mollare, ma non l’ho fatto. Adesso sono contento dell’uomo che sono diventato”.

Foto: Instagram Lazio