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Pastore, le sue parole e quelle di Spalletti. E il retroscena sull’autorizzazione a Simonian

28.01.2018 | 13:20

L’Inter è con forza su Pastore, le parole di Spalletti in conferenza stampa non hanno fatto che certificare il concreto tentativo in corso. Certo, dipenderà dal Paris Saint-Germain, la partita andrà giocata fino in fondo, ma l’Inter è scesa in campo da un pezzo. E anche Pastore ha fatto chiaramente capire qual è la sua intenzione, con dichiarazioni dolci verso il Psg e senza sfidarlo. Passaggio fondamentale. Le parole di Spalletti sono servite soprattutto per chiarire un concetto: non c’è assolutamente alcun tipo di resistenza da parte di don Luciano semplicemente perché preferirebbe un centrocampista con qualità diverse. E comunque un centrocampista con qualità diverse può arrivare soltanto dopo aver speso tutto per convincere il Psg con un’offerta giusta. Spalletti ha chiarito, ma c’era poco da chiarire: chi non vorrebbe Pastore? Un retroscena aiuta: Simonian aveva avvertito il Psg che avrebbe parlato di Javier con l’Inter, promettendo profilo bassissimo, ma comunque chiedendo il via libera per trovare una soluzione diversa nell’anno del Mondiale. Il Psg è legatissimo a Pastore e se ci fossero le condizioni non gli farebbe un torto, anzi. La tattica di Simonian, opposta a quella di Di Campli per Verratti, può aiutare non poco. L’accordo sull’ingaggio è una base, l’Inter è pronta a spingersi oltre e garantire 30 milioni. Dal colloquio tra Simonian e il Psg ne sapremo molto di più: ci vogliono prudenza e cautela in situazioni del genere, ma i motori sono accesi. Come reperire i 30 milioni? Intanto, provando a vedere Brozovic per incamerarne una parte: al Siviglia (e non solo) piace, all’Inter intriga la contropartita Correa, ma ora precedenza assoluta al Flaco…

Foto: Facebook ufficiale Pastore