Ultimo aggiornamento: venerdi' 17 maggio 2024 11:26

OSVALDO FIRMA GIOIELLI

05.05.2013 | 13:45

Osvaldo di qua, Osvaldo di là, Osvaldo rimane, Osvaldo se ne va. Potrebbe essere il ritornello di una canzoncina. Fa anche rima. Il Re Leone è stato al centro di questi ultimi giorni, proprio alla vigilia di un match clou per l’Europa. Siamo al 91’ di Fiorentina-Roma. La partita al Franchi è ancora sullo 0-0. Chi ruggisce in mezzo all’area di rigore viola? Lui: Daniel Pablo Osvaldo. L’uomo più discusso. Quello che avrebbe dovuto lasciare la Roma a fine stagione. Quello che invece la sta trascinando per mano nell’Europa che conta. In quale Europa dipenderà anche dagli eventuali passi falsi del Milan e dallo scontro diretto di San Siro previsto per la penultima giornata. Ma la Champions è una parola che, ora, in casa giallorossa, si può anche dire a voce alta grazie all’attaccante italo-argentino classe ‘86 nato a Buenos Aires. Inizia fin da piccolo a dare calci al pallone crescendo nel Lanus. In Argentina veste anche la maglia del Banfield prima di trasferirsi all’Huracan nel 2000. A 19 anni debutta con la prima squadra e già nella prima stagione mette a segno qualcosa come 11 gol. Non male. E gli scout dell’Atalanta portano il giovane Daniel in Italia nel gennaio del 2006. Con la squadra orobica colleziona solo tre presenze e un gol in cadetteria prima di trasferirsi al Lecce nella stagione seguente. E’ qui che sboccia il feeling con Zdenek Zeman. Il problema è che il tecnico boemo viene esonerato a metà stagione (un po’ come nella stagione attuale) e Osvaldo viene messo nel dimenticatoio da Papadopulo. E così torna all’Atalanta che lo cede a titolo definitivo alla Fiorentina. Già. Proprio quella squadra che potrebbe essere di nuovo nel suo destino. Con la maglia viola Osvaldo segna forse il suo gol più importante e spettacolare: rovesciata da cineteca all’ultima giornata contro il Torino. Vittoria per 1-0 e Fiorentina in Champions. Nel gennaio del 2009, dopo una stagione e mezza a Firenze, passa al Bologna per 7 milioni. Un anno esatto: gennaio 2010 e nuovo trasferimento. Stavolta in Spagna. C’è l’Espanyol ad attenderlo. E’ qui che arriva la consacrazione definitiva di Osvaldo che mette a segno 20 gol in una stagione e mezza. La Roma decide di puntare su di lui e sulle sue qualità di attaccante moderno: potente, mobile, abile con entrambi i piedi e devastante nelle giocate aeree. Undici gol in campionato nel 2011-2012 e debutto in Nazionale per le qualificazioni agli Europei contro l’Irlanda del Nord. Nel settembre scorso ha anche realizzato una doppietta alla Bulgaria nelle qualificazioni ai prossimi mondiali. In questa stagione è già arrivato a quota 16 gol in campionato con quello di ieri sera. Siamo davvero sicuri che la Roma voglia privarsene?