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OSCAR, LA STATUETTA DEL CHELSEA

23.03.2014 | 09:57

Samba do Brasil è l’unica colonna sonora che viene in mente quando si ammirano le sue giocate. Stiamo parlando di Oscar dos Santos Emboaba Júnior (per tutti semplicemente Oscar), gioiellino classe 1991 del Chelsea che da due anni a questa parte sta facendo letteralmente impazzire di gioia i sostenitori dei Blues. Ieri è stato tra i grandi protagonisti del tennistico 6-0 rifilato all’Arsenal grazie a una doppietta. Minuto 42: Torres si libera sulla destra, assist rasoterra al bacio per il verdeoro, il cui tap-in di destro è un gioco da ragazzi che vale il provvisorio 4-0, con cui si conclude la prima frazione. Minuto 66: Oscar conquista palla al limite dell’area avversaria e fa partire un tiro a giro che, complice un’indecisione di Szczęsny, si insacca nell’angolino basso alla destra dell’estremo difensore dei Gunners. E’ la manita di Mourinho, ulteriormente incrementata cinque minuti dopo dal neo-entrato Salah. I tifosi della Juventus avevano potuto osservare da vicino le caratteristiche del talento brasiliano già il 19 settembre del 2012, in occasione della prima gara della fase a gironi di Champions League 2012/2013. I due gol del Chelsea portano proprio la firma di Oscar, ma è il momentaneo 2-0 che racchiude tutte le sue qualità. Rapidità, tecnica sopraffina, gran tiro dalla distanza: tutte componenti che gli consentono di girarsi su se stesso di 180 gradi e di freddare Buffon con un destro dai 16 metri che si insacca proprio nel sette. 
Nato ad Americana il 9 settembre di 23 anni fa, Oscar esordisce a soli 16 anni con la prima squadra del San Paolo, dove vince il Brasileirão nel 2008. Fin da subito fa capire a tutti che, per esprimersi al meglio, puà agire sia da ala che da trequartista: il dribbling fulmineo e la velocità di cui dispone sono a dir poco invidiabili. Nel giugno del 2010 passa per circa 6 milioni di euro all’Internacional, con cui conquista la Nazionale Under 20 di Ney Franco. Il suo secondo anno con la maglia dei Colorado è da incorniciare: vittoria del Gauchão, 44 gare disputate (condite da ben 13 gol) e la convocazione nella Nazionale maggiore. All’inizio dei Giochi della XXX Olimpiade (alla fine sarà medaglia d’argento), viene ceduto al Chelsea per la bellezza di 32 milioni di euro e inserito nella lista dei migliori calciatori nati dopo il 1991 stilata da Don Balón. Quando un club di livello mondiale come quello di Abramovich arriva a spendere una tale cifra per un ragazzo di 20 anni, vuol dire che si è, senza ombra di dubbio, di fronte a un autentico gioiello. Il suo esordio in Champions League è proprio contro la Juventus, ve ne abbiamo parlato sopra: è il prologo della conquista di un posto da titolare nel centrocampo dei Blues, con cui, al termine della prima stagione, avrà collezionato 64 gettoni di presenza e 12 reti. Ieri la sua prima doppietta in Premier League, dove (a meno di clamorose offerte da capogiro nel giro di pochi mesi) è destinato a diventare un simbolo di assoluta qualità e talento. La stampa francese e quella britannica sono certe del fatto che, in vista della prossima sessione estiva di mercato, Paris Saint Germain e Juventus sono pronte a fare follie per accaparrarsi le prestazioni del giovanissimo verdeoro. Il Daily Telegraph, in particolare, ha svelato qualche giorno fa che il club transalpino sarebbe pronto a sborsare 50 milioni di euro per lui, anche se dovrebbe prima liberare un posto da extracomunitario (le quattro caselle a disposizione sono attualmente occupate da Thiago Silva, Marquinhos, Alex e Maxwell). Tuttavia, Josè Mourinho ha ribadito più volte che Oscar è uno dei giocatori su cui costruire il Chelsea del futuro. E con i Mondiali di casa alle porte (considerando anche l’età, appena 22 anni), il valore di mercato del campioncino verdeoro potrebbe incrementare vertiginosamente…