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Non solo Prandelli, ma anche Mancini, Lippi e altri. Gli storici ritorni di fiamma

10.11.2020 | 11:22

Qualcuno le chiama minestre riscaldate, qualcun altro invece cita Antonello Venditti e canta che “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Comunque la si veda, la storia del calcio, italiano e non, è costellata di storie fatte da addii e riabbracci. L’ultimo capitolo è stato scritto ieri, con la seconda firma sul contratto tra Fiorentina e Cesare Prandelli, dopo la prima del 2005 e il saluto nel 2010.

Anche altri ex ct dell’Italia hanno fatto un percorso simile: parliamo ad esempio di Marcello Lippi, che con la Juventus ha fatto una prima esperienza dal 1994 al 1999 e una seconda dal 2001 al 2004. Persino l’attuale commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini sa cosa significa tornare a sedere su una panchina che si è già occupata: ha allenato l’Inter nelle stagioni 2004-2008 e 2014-16. Non potevano mancare due volti storici del calcio italiano: Giovanni Trapattoni (Juventus 1976-1986 e 1991-1994) e Arrigo Sacchi (Milan 1987-91 e 1996/1997).

A fare loro buona compagnia ci pensano altri volti noti del calcio italiano, come Luciano Spalletti (2005-2009 e 2016/17) e Zdenek Zeman (1997-99 e 2012/13) alla Roma. C’è poi Fabio Capello, che ha fatto il bis per due volte: prima al Milan (1991-1996 e 1997/1998) e poi al Real Madrid (1996/1997 e 2006/2007).

Chiudiamo con due conoscenze del calcio nostrano, ma che hanno bissato all’estero: José Mourinho (Chelsea 2004-2007 e 2013-15) e Zinedine Zidane, di nuovo alla guida del Real dal 2019, dopo la prima esperienza del 2016-18.

Foto: Facebook Mancini e Lippi, Fiorentina