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NIKOLA NINKOVIC, UN ASTRO NASCENTE PER IL CHIEVO

02.02.2016 | 10:36

Alla fine, tra Napoli e Genoa, l’ha spuntata il club clivense nella corsa al nuovo talento serbo Nikola Ninković. Un sfida combattuta, giocata fino all’ultima ora di calciomercato, che ha visto i rossoblù battere la concorrenza degli azzurri nonostante l’impossibilità di tesserarlo. Per questo motivo la destinazione finale è stata Verona: girato al Chievo, il giocatore vestirà rossoblù dalla prossima stagione. Ma chi è Nikola Ninković? Andiamo a scoprirlo.

Nato al freddo di Bogatic nel dicembre del 1994, Ninković è un brillante trequartista dal fisico imponente ma longilineo e dai mezzi tecnici straordinari: all’occorrenza può occupare la posizione di seconda punta o ala sinistra e questa sua duttilità lo ha da sempre reso un’arma importante per chi ha avuto modo di allenarlo. E’ l’espressione naturale della sopraffina scuola balcanica, capace di forgiare talenti dal tocco inconfondibile. In Serbia si sprecano, e non poco, i paragoni con Stevan Jovetic, anche lui proveniente dal vivaio di Belgrado, al quale assomiglia tanto per fisicità quanto per doti tecniche.

Nei giorni caldi di queste trattative sarà capitato, soprattutto ai tifosi di Napoli e Genoa, di andare a spulciare in rete qualche video del giovane calciatore che già a 16 anni esordiva nella Nazionale Under 17 del suo Paese e che già a 17 ne diventava capitano. Doti principali le ripartenze palla al piede a liberare il destro (piede preferito) e preciso assistman dal tocco di seta, capace di aperture e suggerimenti imprevedibili. Con queste premesse, non è stato difficile per il giovane talento farsi notare dal Partizan Belgrado, una delle società europee che da sempre si distingue per la qualità del suo settore giovanile. Nelle giovanili brucia le tappe e viene presto inserito nel giro della prima squadra. E’ l’11 luglio del 2011 quando Ninkovic firma il suo primo contratto da professionista, un quinquennale, e il 19 luglio quando esordisce addirittura in Champions League, nella gara di ritorno del secondo turno di qualificazione contro lo Shkendija. Per l’esordio in campionato bisognerà invece attendere il 31 marzo 2012, dal momento che una brutta febbre ghiandolare lo tiene lontano dal campo di gioco per diversi mesi. In quella stagione, nonostante le poche presenze (7) il ragazzo metterà in bacheca il suo primo titolo come campione di Serbia. Comincia un periodo di rodaggio, di crescita, che l’ottobre dell’anno successivo lo porterà all’esordio, ufficiale, in campo internazionale: il 4 ottobre del 2012 disputa la sua prima gara nella fase a gironi di Europa League contro i russi del Rubin Kazan. Al termine della stagione le presenze sono diventate 27, i gol 4 e i campionati in bacheca due. Le stagioni successive non sono altro che una conferma: Ninković è una presenza costante tra le fila dei nerobianchi, comincia a segnare più spesso, comincia ad essere decisivo. Dopo un anno di pausa in cui il Partizan si piazza secondo dietro la Stella Rossa, arriva il terzo campionato per l’allora 18enne giocatore: una stagione straordinaria dove colleziona 38 presenze e 6 reti. Un percorso niente male per un atleta così giovane se si pensa che il 21 luglio 2015 arriva a giocare perfino la sua 100^ partita con la maglia dei crno-beli

Inevitabilmente le sirene europee cominciano a suonare e l’Italia diventa la prima corteggiatrice del trequartista: Napoli e Genoa si danno battaglia finché la società di Preziosi non strappa il giocatore dalle grinfie partenopee. Girato al Chievo in qualità di extracomunitario, potremmo ammirare il giocatore in Serie A nella parte finale di questa stagione.

Ancora acerbo, Ninković si è anche distinto per un temperamento abbastanza particolare e accentuato che spesso e volentieri l’ha portato a subire sanzioni disciplinari. Adesso, è tempo di cimentarsi in un campionato più duro e competitivo che, magari, potrebbe consacrare al definitivo salto di qualità una delle stelle più lucenti del movimento calcistico slavo. 

 

 

Foto: goal.com