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Nicolato: “Tonali e Scalvini li ho trovati benissimo. Kean? Ognuno è libero di fare le proprie scelte”

15.06.2023 | 16:52

Paolo Nicolato, CT della Nazionale Under 21, ha parlato in conferenza stampa in vista dell’Europeo di categoria e delle convocazioni fatte.

Queste le sue parole: “La prima fase del lavoro con la squadra mi ha convinto molto, abbiamo anche dovuto fare delle scelte dolorose perché purtroppo il numero chiuso di convocabili non ci ha permesso di portare tutti quelli che avrebbero meritato di essere qui. Le incognite che ho sono quelle che avrebbe ogni allenatore che deve gestire un gruppo che si trova insieme adesso e che in una settimana deve essere pronto a giocare. Non è facile preparare una competizione così importante in così poco tempo, ma in questo gruppo vedo voglia, entusiasmo e attaccamento alla maglia e questo ci facilita il compito”.

Su Gnonto: “Su Willy è giusto fare un po’ di chiarezza. Volevamo convocarlo già nel marzo 2022, poi ho condiviso la scelta di lasciarlo all’Under 19 perché c’erano le qualificazioni per il Mondiale e sappiamo tutti come è andata a finire. Poi a giugno è arrivata la convocazione di Mancini. Abbiamo deciso di portarlo nonostante fosse già impegnato in Nations League anche grazie al club di appartenenza, che non ci ha creato nessuna problematica. Ha fatto tutta la trafila nelle nazionali giovanili e ne conosciamo il valore, sia tecnico sia umano. Lui è entusiasta di venire e noi siamo molto contenti di averlo”.

Su Ricci: “Dei singoli è difficile parlare in queste fasi qui. Lui è un ragazzo che può fare tutto. Può fare il regista, può giocare vertice basso, mezzala e in un centrocampo a due. Ha gamba, tecnica e lettura del gioco. E’ un ragazzo intelligente, uno di quei giocatori che un allenatore apprezza per la capacità di saper interpretare vari ruoli”.

Il cammino dell’Under 20: “Arrivare ad una finale Mondiale non capita tutti i giorni. In questi ultimi anni sono stati raggiunti molti risultati, abbiamo vinto molte medaglie d’argento e di bronzo. E’ evidente che con i giovani noi di un’altra generazione abbiamo un rapporto un po’ conflittuale, un rapporto che va risolto. Siamo bravissimi a giudicare a tutti i livelli, compresi media e social media. Tutti sono bravi giudici, ma nessuno si sforza di capire. Dobbiamo cercare di fare questo passo perché loro sono il nostro futuro. Vogliamo vivere insieme un’esperienza positiva ed emozionante, tralasciando gli interessi personali per un obiettivo comune”.

Foto: twitter Italia