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Nicola: “In bici da Crotone a Torino, mantengo la parola. Io al Sassuolo? Per ora…”

05.06.2017 | 10:18

Crotone Nicola

Davide Nicola, tecnico e artefice del miracolo Crotone, ha parlato a Radio Uno in merito al proprio futuro e alla stagione appena terminata: “Questo campionato mi ha lasciato una grandissima soddisfazione ma anche la consapevolezza che dando un timbro alla squadra tramite le idee porti poi ai risultati. Andrò in bici da Crotone a Torino, quello che dico lo mantengo. Partirò dall’8 in poi, cercando di strutturare questa cosa nata quasi per gioco, ma a cui vogliamo dare un significato diverso. Tutto è impegnativo nella vita, dipende solo da come uno si approccia. Quale Crotone vedremo il prossimo anno? Con la società siamo rimasti d’accordo che dopo questa fatica personale (la bici) ci saremmo seduti per fare il punto e decidere. Crotone è una realtà che permette di lavorare ma senza fare voli pindarici. Dopo la pedalata verso sud. Il mio futuro? Io ho rinnovato automaticamente il contratto dopo la salvezza e non ci sono problemi. Dopo il 18 ne parleremo e faremo il meglio per la società. Nuove sfide più prestigiose? La mia ambizione è quella di arrivare a livelli utili per confrontarmi con sogni sempre superiori. Da un punto di vista tecnico col Crotone non ci sono problemi, però dopo questo sforzo voglio incontrarmi con la società e capire se sarà il caso di restare oppure se ci saranno possibilità diverse. Il tutto con chiarezza e gratitudine. Io come Conte? E’ un paragone molto lusinghiero anche se credo che ogni allenatore sia unico. Differenza tra prima e seconda parte del campionato? Non eravamo mentalmente pronti a un campionato di questa qualità. Abbiamo dovuto cambiare modulo per rispondere alle esigenze del torneo. Poi abbiamo lavorato tanto in campo per affrontare anche tanti campioni. Anche nella prima parte della stagione siamo stati vicini a compiere diverse imprese, ma poi nel ritorno abbiamo messo a frutto una continuità di gioco e di rendimento che non eravamo riusciti a esprimere nelle prime 19 giornate. I giocatori hanno mano a mano preso la consapevolezza di poter tranquillamente affrontare un campionato come la A, questo ha fatto la differenza. Arbitri? Io credo che gli arbitri come tutti gli interpreti in campo, commettano degli errori. Questo non basta però a giustificare la vittoria o la sconfitta. Ci sono state alcune situazioni che ci vedevano penalizzati, ma abbiamo comunque commesso tanti errori noi prima in campo che hanno annullato quelli commessi dagli arbitri. Inserire la VAR, potrà essere il motivo di evitare di pensare male di qualsiasi arbitro. Renderebbe più credibile il calcio e tutti i direttori di gara. Credo che la gran parte dei miei colleghi apprezzi la possibilità di inserire questo strumento nel calcio. Io al Sassuolo? Per ora devo prima incontrare la società, la mia ambizione è quella di migliorare. Il Sassuolo ha dimostrato negli anni di essere una delle migliori società per ambizioni e crescita. Indubbiamente si può parlare di una società modello a livello italiano. La sconfitta della Juventus contro il Real Madrid? Hanno incontrato una squadra che soprattutto dopo il 2-1, segnato con un po’ di fortuna, ha dimostrato tutta la propria forza. Stanno dimostrando negli anni di essere la squadra migliore. Poteva essere l’anno buono per i bianconeri, ma bisogna accettare il fatto che per raggiungere un sogno qualche volta si può anche perdere”.

Foto: zimbio