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Napoli, manita di serenità. Soprattutto per Sarri

17.09.2015 | 23:55

Una manita di felicità? Quando vinci va sempre bene, soprattutto se lo fai al primo atto dell’Europa League. Il Napoli interpreta nel migliore dei modi il battesimo al San Paolo, cinque gol al Brugge, soprattutto nessuno subito dopo le sei reti incassate nelle prime tre giornate di campionato. Anche questa una bella notizia. Il Napoli ha un grande potenziale offensivo, lo ha imposto quasi per intero. Quasi perché Higuain è rimasto a digiuno (palo nella ripresa), ma avrà tempo e modo per rifarsi. Doppio Mertens, davvero imprendibile, doppio Callejon, il momentaneo poker firmato Hamsik prima della sostituzione. Manita di felicità? Manita di serenità, mettiamola così. Soprattutto per Sarri che – più o meno come Allegri prima dell’impresa di Manchester – era stato già ritenuto inadeguato e non all’altezza del Napoli. Molte critiche, alcune attendibili, altre premeditate da parte di chi aveva perdonato qualsiasi cosa a Benitez. Quel Benitez reduce da una stagione fallimentare, compresa la fuga verso Madrid poche ore dopo la debacle al San Paolo contro la Lazio che era costata la qualificazione in Champions. Il Napoli non sarà da scudetto, ma prima di giudicare il lavoro di chiunque sarebbe il caso di dargli almeno quattro-cinque mesi. Alla larga dalle diffidenze strategiche e dalle prevenzioni.


Foto: Twitter Napoli