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Moratti al Workshop: “L’Inter sarà competitiva. E Vidic…”

18.03.2014 | 20:27

Grande partecipazione per la premiazione di Massimo Moratti, vincitore del primo premio internazionale organizzato dall’Idcsportmanagement degli agenti Fifa Alfonso Marotta e Roberta Concas. Intervistato da Alfredo Pedullà, il primo tifoso dell’Inter e storico azionista di maggioranza del club nerazzurro ha ripercorso le recenti tappe occupandosi anche del futuro: “Sono felice di partecipare a questo Workshop dedicato ad allenatori e direttori sportivi. E’ vero che il calcio sta cambiando ma chi diventa allenatore o direttore sportivo deve soltanto sapere di fare qualcosa di davvero bello. Questo resta un mondo affascinante, malgrado tutti i problemi. E mi auguro che viaggi sempre più sui binari della lealtà e della serietà”. Scorre un filmato molto emozionante sui recenti successi dell’Inter di Moratti, le immagini del Triplete, coppe e trofei alzate al cielo. “E’ sempre bello rivedere certe immagini. Cosa penso del nuovo corso? Ci sono le basi per ripartire bene. Anzi l’Inter è già ripartita, con un paio di ritocchi può diventare competitiva anche in Europa. Siamo fiduciosi e sto apprezzando molto il lavoro di Thohir. Non a caso la mia riflessione è stata lunga, volevo lasciare in buonissime mani la società. E così è stato. Vidic? Un acquisto importante, il suo palmares parla da solo, evidentemente la società è alla ricerca di un giusto mix tra giovani e anziani. Mazzarri è l’allenatore ideale. Come lo giudicherei in due parole? Grande lavoratore. L’Inter ha bisogno di gente così. Le scelte fatte dopo il Triplete? Mi chiedete se sono pentito? Era un momento particolare. Voi parlate del mercato, forse bisognerebbe riferirsi anche all’allenatore (Benitez ndr), su quella magari avrei dovuto riflettere meglio. Cosa penso della crisi di Milano nel calcio? L’Inter non è in crisi, la società sta mettendo basi importanti. Non voglio entrare nei problemi del Milan, anche a livello ambientale, ci sono momenti difficili che devono essere in qualche modo superati. Mi dispiace molto per Seedorf che viene preso di mira dai giornali, lo conosco bene e so che ha qualità importanti”. Prima della consegna del premio, è stata scoperta un’opera dell’artista Sergio Picozzi, autografata da Moratti e che l’organizzazione ha deciso di mettere all’asta, il ricavato sarà devoluto a scopo benefico. “Molto bella, quasi quasi me la porto a casa… No, scherzo, sono giuste le finalità, le condivido. Ringrazio gli organizzatori, è stato un bel momento”. Moratti ha risposto a qualche domanda dei presenti in sala, ha firmato autografi, si è sottoposto volentieri alla pressante richiesta di foto. E poi si è dedicato ai cronisti appostati all’ingresso dell’UnaTocq, zona corso Como, che ha ospitato l’evento. Momenti intensi, rigorosamente nerazzurri.