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Milan, qualcosa si è rotto: infortuni, nervosismo e terza gara senza vincere

30.10.2023 | 10:10

Dal gol di Pulisic di Genova, che aveva proiettato i rossoneri in cima alla classifica, sembra essersi rotto davvero qualcosa all’interno del Milan. Dal delirio per la rete dell’americano allo sprofondo del secondo tempo di Napoli, con in mezzo lo scivolone con la Juventus e il disastro di Parigi. Come tante volte è capitato negli ultimi anni, la sosta per le Nazionali non sorride mai al Diavolo, anzi, questa volta gli ha addirittura restituito un Chukwueze infortunato. Quella delle defezioni più che una maledizione sta diventando un problema vero e proprio dalle parti di Milanello, dal momento che ogni volta che i rossoneri partono bene a inizio stagione, le assenze limitano le scelte di Pioli che puntualmente deve schierare le terze se non quarte linee. Lo stop dell’ultim’ora di ieri di Kjaer ha spinto il tecnico a schierare Kalulu da centrale, che dopo un semplice contrasto con Elmas è stato costretto a uscire. Il sostituto, Pellegrino, è stato gettato nella mischia in un match delicatissimo, e dopo aver commesso l’errore (comprensibile) sul gol di Politano, ha lasciato il campo per una storta alla caviglia. Se la rete del 2-1 è stata in parte causata dal primo cambio forzato della gara, la punizione del 2-2 è la fotocopia del momento del Milan, e non solo di questa stagione: ennesima grande gara di Pulisic, contrattura a fine primo tempo, ingresso di Romero e fallo dell’ex Lazio che concede il tiro da fermo a Raspadori (tra l’altro, il primo gol del campionato su punizione diretta..). Se al fatto che le assenze stanno condizionando il rendimento dei rossoneri si aggiunge l’espansione a macchia d’olio del nervosismo tra i leader, allora il quadro è completo. Theo è irriconoscibile, e le espressioni di Leao e Giroud dopo il cambio sono la prova evidente che, dopo le parole di Calabria post PSG, qualcosa non vada. La terza gara senza vincere contro i partenopei ha tanto il sapore delle due sfide di Champions League contro Newcastle e Dortmund, e oltre all’aggravante della rimonta subita ci sono le ennesime e molteplici occasioni sprecate che, nonostante un secondo tempo da incubo, potevano comunque rilanciare il Milan a -1 dall’Inter. Tanti indizi non costituiscono più una prova ma una certezza: se il Diavolo vuole evitare un altro inferno come la passata stagione, culminata con un quinto posto sul campo da campione d’Italia, serve un cambio di rotta immediato.

Foto: sito ufficiale Milan