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Milan-Inter, quando il derby profuma di mercato. Tra scambi clamorosi e doppi ex

04.03.2018 | 00:10

Milan-Inter piatto forte della domenica, la storica rivalità non ha certo impedito alle due cugine di sedersi a tavolino per imbastire e perfezionare operazioni di mercato. Tanti i nomi altisonanti che in carriera hanno indossato entrambe le maglie, tra trasferimenti diretti e doppi ex generici, ossia calciatori che non sono transitati direttamente da una sponda all’altra dei Navigli. In ordine di tempo, l’ultimo rientrante nella seconda categoria è Leonardo Bonucci, che l’Inter nel 2005 prende dalla Viterbese in prestito gratuito, con riscatto a 40mila euro, per aggregarlo alla Primavera che vince subito la Coppa Italia e la stagione successiva il campionato, grazie ad un rigore in finale di Mario Balotelli, a proposito di doppi ex.  Appena 272 i minuti disputati in prima squadra da Leo, che saluta definitivamente il nerazzurro nel 2009 per passare a titolo definitivo al Genoa (che ne girerà subito la metà al Bari), nell’ambito della fortunata trattativa che porta all’Inter Milito e Thiago Motta.

In generale il capostipite è stato proprio il monumento al quale è intitolato lo stadio, Giuseppe Meazza: tredici anni di Inter (dal 1927 al 1940) prima di trasferirsi al Milan per un biennio non indimenticabile. Memorabile (per il Diavolo) la doppia operazione del 2001: Pirlo Brocchi dall’Inter al Milan, con Brncic Guglielminpietro a fungere da parziali contropartite al di là dei conguagli. Non contenta, l’anno successivo la Beneamata fa di nuovo harakiri con uno scambio alla pari: accoglie Coco e cede a cuor leggero Seedorf. Autogol di mercato clamorosi in salsa nerazzurra. Meno rilevanti gli scambi Simic-Umit Davala e Domoraud-Helveg, più curioso quello tra i due ex gemelli del gol della Samp Pazzini Cassano nel 2012, significativo quello del 1982: Collovati all’InterAldo SerenaPasinato e Canuti al Milan. A titolo temporaneo. Chiudiamo passando in rassegna i più illustri doppi ex generici, a partire da Ronaldo Il Fenomeno, che fece imbestialire tutto l’ambiente nerazzurro quando, dopo il quinquennio di Madrid, tornò in Italia per sposare la causa rossonera. Per proseguire poi con i vari Ibrahimovic, Balotelli, Roby BaggioCrespo, Vieri,Vieira, West, Moriero, Favalli, Orlandini, DamianiBattistini, BetMoriniAngelillo, la dinastia dei CeveniniVictor Benitez, Nevio Scala, Ghezzi, Lorenzo Buffon, Muntari, Amantino Mancini, Panucci, Davids, Morfeo, Silvestre, DestroAndrea Poli. Per quanto riguarda le panchine, TrapattoniCastagnerRadiceZaccheroni e Leonardo hanno guidato entrambe le milanesi, mentre Sinisa Mihajlovic, dopo gli importanti trascorsi tra le file dell’Inter, da giocatore prima e vice allenatore poi, ha guidato il Milan per gran parte della stagione 2015-16, rilevato poi dal già citato Brocchi.

Foto: tgcom-wikpedia-ussoccer-sito Inter