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MAZZARRI SEMPRE PIU’ IN ALTO

21.05.2013 | 11:02

 

Nel calcio sono gli stimoli e le motivazioni a fare la differenza, lo sa bene Walter Mazzarri che ha deciso di lasciare Napoli dopo quattro anni ricchi di risultati e grandi traguardi.

Il secondo posto di quest’anno è stato l’apice di un percorso che ha visto i partenopei grandi protagonisti in campionato al termine di una stagione da ricordare, difficile fare meglio di fronte allo strapotere della Juventus, anche per questo il tecnico di San Vincenzo ha deciso di salutare tutti in attesa di una nuova stimolante avventura.

Una nuova avventura che potrebbe arrivare presto per il 52enne livornese, magari a Milano sponda nerazzurra, dove i tifosi aspettano un profeta in grado di cancellare le recenti delusioni.

Dopo una buona carriera da centrocampista con 33 presenze in serie A, 118 in B e tanti anni trascorsi nei campi di serie C, Walter Mazzarri nel 1996 inizia il suo percorso da allenatore come vice del maestro Renzo Ulivieri prima a Bologna poi a Napoli, piazza dove tornerà esattamente 10 anni dopo per iniziare un ciclo vincente.

Nel 2001 arriva la sua prima esperienza in C2 sulla panchina dell’Acireale, sua squadra anche da giocatore, quindi l’anno successivo dopo un buon nono posto si riavvicina a casa rispondendo alla chiamata della Pistoiese in C1.

Il Livorno si interessa a lui e nel 2003 gli dà la grande chance di allenare in serie B una squadra che ha in Igor Protti e Cristiano Lucarelli le sue indiscusse bandiere.

In pochi ci avrebbero scommesso ma a fine stagione arriva la storica promozione in serie A con un terzo posto frutto del lavoro di un Mazzarri abile a bruciare la tappe per arrivare nel calcio che conta.

Poi inizia il suo triennio a Reggio Calabria dove centra tre salvezze consecutive, la più incredibile quella del 2007 quando nonostante 15 punti di penalizzazione, poi ridotti a 11, inflitti nell’ambito di Calciopoli, mantiene la serie A e si guadagna un contratto con la Sampdoria.

E’ la Sampdoria di Mazzarri e successivamente anche di Cassano: il primo anno la squadra si qualifica alla Uefa, l’anno dopo, una stagione anonima, si conclude con la finalissima di Coppa Italia persa ai rigori contro la Lazio.

A fine campionato si ferma, poi a ottobre accetta l’offerta del Napoli che lo chiama per sostituire Donadoni dopo 7 partite, lui risponde presente e conquista la qualificazione in Europa League.

Si tratta di un punto di partenza per il Napoli di Mazzarri che si migliora di anno in anno ottenendo nel 2011 la storica qualificazione alla Champions League, 21 anni dopo l’ultima volta, un’avventura che porta i partenopei a sognare ad occhi aperti nella stagione successiva con lo storico accesso agli ottavi di finale persi contro il Chelsea che vincerà il trofeo, un’annata culminata con il successo in Coppa Italia nella finale contro la Juventus.

Il resto è storia recente, quella di un secondo posto mai in discussione prima dell’addio.