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Mazzarri: “Critiche? I veri tifosi apprezzano il lavoro, stiamo migliorando. Verdi può fare la differenza”

25.09.2019 | 15:25

Walter Mazzarri, allenatore del Torino, ha parlato in vista della sfida di domani sera contro il Milan in conferenza stampa: “Meglio giocare già domani? Per qualcuno può far bene, io come allenatore ho sempre preferito avere la settimana tipo, con sei giorni a disposizione e poi la partita. In quel modo ho i giorni sufficienti per migliorare ciò che abbiamo sbagliato. In casi come questi, lo facciamo lo stesso ma con un po’ più di fretta. Ma vale anche per gli altri, quindi va bene così. A caldo valuto le partite, poi ci rifletto. Noi rivediamo tre o quattro volte la stessa partita, quando mi espongo voglio essere sicuro di ciò che dico. Io mi preparo anche per venire in conferenza stampa. Mi sforzo sempre di essere lucido, guardo sempre ogni episodio. Ho corretto la partita, a fine primo tempo ho detto che saremmo dovuti essere più bravi a verticalizzare. A parte i primi dieci minuti, dove la Samp ha creato un’occasione importante dopo 37 secondi, poi abbiamo fatto bene. Nel secondo tempo è successo ciò che è successo: ci siamo addormentati su un fallo laterale e hanno segnato. Nella prestazione globale ci sono gli episodi: se si fanno queste ingenuità, dilapidiamo anche ciò che di buono abbiamo fatto. Anche dopo aver rivisto tante volte la partita, continuo a pensarla così. C’è la preoccupazione di subire troppi torti arbitrali? Lyanco ha fatto un’ottima gara, mi ha sorpreso perché non pensavo avesse 90 minuti. E’ un signor giocatore. Però ha avuto brutti voti, eppure l’errore non è stato fatto da lui: doveva essere più malizioso. E dopo che mi sono esposto, si è visto che c’era fallo su di lui. Questo ha cambiato l’aspetto della gara, il ragazzo ha fatto bene e quel fallo ha inciso sul risultato. Rispetto al Lecce abbiamo fatto passi da gigante sotto tanti punti di vista. Io cerco sempre di proteggere i miei giocatori e devono essere difesi quando vengono attaccati senza motivo. Era successo anche con Berenguer, io sono dalla parte dei miei giocatori se mi danno l’anima e se l’errore è in buona fede. Quando è lavativo, io non lo convoco. E l’anno scorso con 6 punti in più eravamo ai gironi di Europa League. Nessuno guardano se Mazzarri dice bene o male, ma io mi preparo. E spesso ci azzecco. La verità è che su Lyanco era fallo. Poi chiaramente brucia la sconfitta, io non so perdere e la notte non dormo. Ma quando sento dire certe cose… lasciamo perdere. Critiche? I veri tifosi del Toro sanno la buonafede del lavoro che abbiamo fatto, io non so più da dove arrivano tutti questi malumori. Non si sa chi le dice, per me sono destabilizzatori. Non è che se l’anno scorso abbiamo vinto a Genova, domenica scorsa dovevamo per forza dominare. Dobbiamo stare attenti a non offendere, siamo lucidi e ascoltate chi ha una carriera alle spalle. Verdi? Speriamo ci dia quello che è mancato l’anno scorso. Ma non aspettiamoci che ci risolva tutti i problemi. Non è Maradona, bisogna dargli tranquillità. Quando non sei al top, soffri con tutti: guardate ieri sera cosa è successo. Noi dobbiamo far meglio di tante squadre che tecnicamente sono davanti a noi. Da un anno a questa parte lottiamo per certe posizioni, sapevo che quest’anno le nostre responsabilità sarebbero aumentate. I ragazzi vanno aiutati. Nessuno ha mai detto che noi siamo in difficoltà in difesa per tutto quello che abbiamo avuto. Chi mi restituisce i due punti che ci hanno tolto contro Lecce e Samp? Io con i giocatori non parlo mai degli arbitri, non è un alibi. Noi siamo i primi a prenderci le responsabilità. Con le orecchie basse non si vince. Dobbiamo ristabilire certi concetti, ce li dimentichiamo troppi in fretta. I difensori? I tre dietro a Genova hanno fatto bene, molto meglio rispetto al Lecce. Poi a volte ci sono state delle ingenuità, ma globalmente mi sono piaciuti. Io so chi ha sbagliato quando abbiamo preso gol, potevamo gestire meglio il pallone. In attacco possono fare meglio tutti, ma lo sanno anche loro stessi. Aina ha delle pause, non capisco se lo fa per risparmiarsi o per altro. Il cervello comanda, magari bisogna lavorare sulla concentrazione. Ma globalmente stiamo bene. A Genova avevo in canna tre cambi, poi abbiamo preso gol. Ho una panchina che nel finale mi può portare a vincere le partite. Con Verdi e Berenguer abbiamo creato qualcosa in più, poi se gli altri stanno tutti in area non è semplice. Se l’anno scorso abbiamo messo sotto tante squadre, ora non ci affrontano come quando eravamo decimi. E quando ci hanno visto in Europa ci rispettano in un altro modo. Più cresci, e meno sei simpatico. Mi avete dato un bell’assist”.

Foto: Torino Twitter