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MATTHEW LONGSTAFF, IL PREDESTINATO DEL NEWCASTLE

29.12.2019 | 14:35

Capelli rossi, brevilineo, grinta indomabile e destro al fulmicotone: la favola di Matthew Longstaff, classe 2000, ha catalizzato le attenzioni in Premier League. Lo scorso ottobre, un suo gol all’esordio assoluto nel massimo campionato inglese, ha permesso al Newcastle di sconfiggere 1-0 il Manchester United. Poi, nell’ultimo Boxing Day, ancora a segno contro la squadra di Solskjaer, una rete illusoria prima del collasso dei Magpies all’Old Trafford. I Red Devils, non certo una squadra qualsiasi, sembrano essere la sua vittima preferita. E inevitabilmente i riflettori della Premier (e non solo) si sono accesi su di lui.

Matthew Longstaff, nasce a Newcastle il 21 marzo del 2000, il papà David è un ex giocatore di  hockey e l’attuale coach dei Whitley Warriors, la mamma Michelle è invece una star del netball, una variante del basket. Matthew però preferisce seguire le orme dello zio Alan Thompson (bronzo ai mondiali U20 con l’Inghilterra nel 1993 e 5 volte campione di Scozia con il Celtic) e giocare a calcio insieme al fratello maggiore Sean, classe 1997.  La storia di Matthew, però, non è come tutte le altre: esordio da predestinato a 19 anni in Premier League con la maglia del Newcastle, a fianco del fratello Sean e gol – per giunta spettacolare – che decide la sfida contro il Manchester United. Uno a zero e tutti a casa. I Longstaff sono cresciuti con il mito di Alan Shearer, leggenda locale e star del calcio inglese. Eppure, nessuno dei due è un centravanti. Sean, il maggiore (classe 1997), è un centrocampista centrale, titolare nella linea a 4 di Steve Bruce. Matty, classe 2000, è anch’esso un mediano, ma molto più indietro nelle gerarchie. Eppure il fratellino più piccolo è anche quello con più gol in Premier League in questa stagione. Ben due, entrambi – come detto – allo United.

Matthew Longstaff è un centrocampista difensivo molto dinamico, dotato di una buona tecnica di base e di una visione di gioco periferica. Abile in entrambe le fasi di gioco, sa recuperare un buon numero di palloni durante la partita, rendendosi pericoloso anche in avanti, soprattutto quando aziona il suo potente tiro dalla distanza. Ha un buon controllo di palla, sa dettare i tempi della manovra privilegiando un gioco di passaggi corti, mostrando uno stile di gioco che permette alla manovra di fluire velocemente. Fisicamente brevilineo ma massiccio, sa farsi valere nei contrasti e nei duelli corpo a corpo, mettendo in gioco tanta grinta e determinazione. E’ dotato di una spiccata personalità, gioca con grande autorevolezza e dimostra di non patire minimamente le pressioni esterne. Il Newcastle sa di avere tra le mani un gioiello purissimo: le premesse per una carriera da predestinato ci sono tutte.

 

Foto: premierleague.com