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MARTIAL, COLPI DA PREDESTINATO

23.03.2015 | 13:15

Anthony Martial, il nuovo gioiello del Principato di Monaco. Un volto nuovo ai più, la conferma di una promessa per chi, invece, è avvezzo alla ricerca dei giovani talenti (e qui contribuiscono non poco alcuni simulatori manageriali).

Il ragazzo, appena 19enne, ha già calcato alcuni dei più importanti palcoscenici d’Europa, da ultimo quell’Emirates dove con il suo Monaco ha inferto un pesante 3-1 all’Arsenal, fornendo il decisivo assist per realizzare il 2-0. Il prossimo, salvo sorprese, sarà lo Juventus Stadium, tempio della ‘Vecchia Signora‘ che sulle sue tracce è stata per molto tempo (e chissà che non lo sia ancora).

Ma facciamo un passo indietro.

Già a 14 anni il giovane attaccante, che all’occorrenza può giocare anche ala destra o sinistra, ha su di sé gli occhi di una big di Francia, il Lione. Il club non esita ad ingaggiarlo e l’anno dopo sbocciano già i primi frutti: nel campionato under-17 Anthony mette a segno ben 32 reti in 21 partite, conquistandosi anche la chiamata per gli Europei di categoria sloveni del 2012 con la maglia dei Galletti.

A dicembre, appena festeggiato il suo 17esimo compleanno, arriva anche la prima presenza con la squadra maggiore, sancendo di fatto il suo ingresso nel professionismo; siamo all’80’ minuto di Lione-Hapoel Shmona, sul punteggio di 2-0, quando Rémi Garde decide di richiamare Benzia per dar spazio al giovane Martial. Per la prima apparizione in Ligue1, invece, bisogna aspettare Ajaccio-Lione (3-1 per gli isolani) del 3 Febbraio 2013, 11 minuti di grande voglia e agonismo tanto da rimediare subito un giallo.

A fine stagione arriva un’incredibile offerta di 5 milioni di euro dal neopromosso Monaco e l’OL, forse non intuendone appieno le potenzialità, decide di monetizzare con il suo cartellino.

Il primo anno nel club di Dmitrij Rybolovlev non è dei migliori, solo 11 presenze e 2 reti all’attivo, tanto da far pensare ai più che il trasferimento del giovane sia stato troppo oneroso e un azzardo, sebbene la concorrenza la davanti fosse serratissima (Falcao, James Rodriguez, Germain, il capocannoniere della squadra Rivière e, da gennaio, Berbatov e Lacina Traoré).

Le scarse apparizioni in campionato, comunque, non hanno impedito ad Anthony di fare il proprio debutto nella nazionale Under-21 francese nelle qualificazioni all’Europeo di categoria, 10 apparizioni quasi tutte da titolare condite da 2 reti.

E la pazienza, spesso, premia. Un divorzio milionario ha costretto il patron russo a ridimensionare notevolmente l’organico della squadra: Rodriguez si è accasato con i Blancos del Real per quasi 90 milioni, Riviére e Falcao sono volati oltremanica, rispettivamente al Newcastle e allo United (prestito), mentre Traoré ha patito un infortunio serio ad inizio campionato.

Una serie di concomitanze che hanno permesso a Martial di incrementare notevolmente il proprio minutaggio e di esordire, a fine ottobre, nel palcoscenico della Champions (nell’occasione, 0-0 casalingo con il Benfica). L’incremento delle performance e la continuità di rendimento hanno convinto mister Jardim a puntare su di lui, e nelle ultime 3 partite di campionato Anthony ha messo insieme un bottino di ben 4 reti (1 con Evian e Reims, 2 con il Bastia) che, unito alle buone apparizioni contro l’Arsenal, hanno acceso su di lui l’interesse di molti club europei, facendo così presagire scintille in estate per potersi accaparrare il nuovo gioiello monegasco.