Ultimo aggiornamento: mercoledi' 17 aprile 2024 09:30

Marotta: “Rinnovi Inzaghi e Lautaro? C’è desiderio di voler proseguire insieme. Presidenza della FIGC? No, sto all’Inter fino al 2027”

17.03.2024 | 23:58

Giuseppe Marotta, ad dell’Inter, ha parlato alla Rai, alla Domenica Sportiva, soffermandosi sul momento in casa nerazzurra dopo il pareggio con il Napoli.

Queste le sue parole: “È arrivato un pareggio contro una squadra forte, adesso dobbiamo gestire il futuro nel migliore dei modi. Ci sono ancora 9 partite, abbiamo un vantaggio consistente che va gestito bene. Inzaghi? Ha una grande qualità di apprendimento in quelle che sono le dinamiche di una squadra importante come l’Inter. Qui c’è una pressione molto più forte che alla Lazio, ha forgiato un gruppo di ragazzi giovani e portato un modello di gioco vincente e di qualità. Il gruppo è cresciuto con lui in autostima, anche in Europa. Vogliamo proseguire sapendo che dietro c’è una società che lo supporta da tutti i punti di vista”.

Due battute sui rinnovi: Sono tematiche che interessano più voi che noi. Non ci sono problemi nel momento in cui le posizioni convergono nel proseguire. È il caso di Lautaro e lo sarà sicuramente con Inzaghi perché l’Inter è cresciuta e lui oggi è un tecnico titolato. È arrivato alle nomination per il miglior tecnico e allena l’Inter che è una grande società. Vorremmo proseguire, ha il contratto fino al 2025 e ci sono i presupposti affinché resti”.

È meglio questa Inter o la sua Juve? “Sono momenti storicamente diversi. Il calcio è cambiato, oggi Inzaghi pratica un calcio più manovriero. Quella Juve aveva grandissimi giocatori che avevano vinto tanti titoli prima e poi con la Juve. Questi di oggi sono ragazzi che stanno crescendo, cominciano ad avere qualche titolo. C’è tanto da fare ma stanno crescendo continuamente. Sono due belle realtà in ogni caso”.

Una domanda anche sulla possibile presidenza FIGC: “No, sono legato fino al 2027 con l’Inter e mi trovo benissimo. È chiaro che nel 2027 avrò anche 70 anni e potrei dedicarmi sì allo sport, nell’ambito magari di tematiche sociali e nella valorizzazione dei nostri giovani che ancora non riescono a svolgere l’attività secondo i canoni giusti. Lo farei con grande divertimento. Una responsabilità come quella in Federazione non mi interessa, pur guardando con grande rispetto al ruolo di presidente”.

Sull’eliminazione in Champions League: “Non modifica i nostri piani futuri perché la sintesi più bella è nello striscione della Curva, “Fieri di voi”. Siamo fieri e contenti dei giocatori, poi in studio i vostri esperti sanno che in campionato vincono i più forti dopo trentotto tappe. La Champions è legata anche a fattori particolari come infortuni, squalifiche o sorteggi. Guardate a City-Real nei quarti e poi Borussia-Atletico Madrid. Non è che chi esce in City-Real è scarso. Siamo usciti ai rigori e non sminuisce il nostro valore”.

Foto: sito Inter