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Marotta: “Giuntoli alla Juve? Se un dirigente è corteggiato è perché ha fatto bene. Mi dispiace per la Sampdoria”

11.05.2023 | 17:10

marotta inter

Giuseppe Marotta. ad dell’Inter, ha parlato a margine di un evento de Il Foglio Sportivo, commentando anche le vicende in casa Juve e sulla Sampdoria.

Queste le sue parole: “Per quello che lo conosco, Giuntoli è un professionista molto attento, che ama anche fare degli investimenti rischiose. Ha uno staff valido, ma anche il suo allenatore, che conosco molto bene, è molto bravo e credo che il Napoli abbia strameritato di vincere lo scudetto”.

Consiglierebbe a Giuntoli di andare alla Juventus? “Non lo so, sono cose che esulano dalle mie riflessioni: posso dire che quando un dirigente è corteggiato significa che è bravo e ha fatto bene”.

Cosa pensa della Sampdoria? “Mi dispiace moltissimo, Genova e la Samp sono realtà bellissime del calcio, per la passione che caratterizza i tifosi, per lo stadio, per i colori di una maglia splendida. Il fatto che rischi di rimanere fuori dal calcio che conta mi dispiace. Purtroppo non posso fare nulla, non so le cause alimentate nel corso degli anni, ma personalmente sono amareggiato”.

Lapo Elkann ha detto che la Juve ha perso tanto con il suo addio e lei ha dato tanto all’Inter Io credo che queste siano coincidenze, io come tanti altri dirigenti svolgo il lavoro con passione e dedizione. Sono prerogative fondamentali per ottenere i risultati, i dettagli fanno la differenza. Chi vuol fare il dirigente non deve lesinare il tempo a disposizione, ma deve essere attento. Il fatto che la Juve non stia andando bene e l’Inter il contrario è una coincidenza”.

È stato sorpreso dall’epilogo di Conte al Tottenham?“Mi spiace perché è stato non tanto bene, anche questo ha inciso sulla sua decisione. È un grande professionista, vive con grande intensità il lavoro. Se ha deciso di risolvere col Tottenham aveva le sue ragioni, per me rimane uno degli allenatori più importanti”. 

Quale sarà il futuro di Spalletti?È un altro allenatore importante. Io l’ho conosciuto nel 1998, poi all’Inter. È un tecnico completo, con una leadership forte e competenze tecnico-tattiche. Se lo meritava questo scudetto”. 

Foto: sito Inter