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Marotta: “Champions? La vediamo sempre vicina e non riusciamo ad alzarla. Su Perin…”

14.05.2018 | 10:08

Alla trasmissione radiofonica Radio Anch’io Sport, l’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta ha parlato pure della Champions, il Var e del mercato della società: “Champions? è un qualcosa di imponderabile, la vediamo sempre vicina e poi non la riusciamo ad alzare. E’ un sentimento soprattutto dei tifosi. L’obiettivo principale è ovviamente vincere la Champions, ma le difficoltà sono superiori rispetto alle vittorie nazionali. Abbiamo questo obiettivo davanti e lo riproporremo appena la competizione prenderà di nuovo il via. Valutazione sul VAR? era importante dimostrare di essere vincenti anche dopo l’introduzione del Var. Ci siamo riusciti e fin dall’inizio siamo sempre stati favorevoli. Il VAR non azzera gli errori, non è possibile, però è uno strumento che ci aiuta ad eliminarne molti. Siamo ancora nella fase di sperimentazione e mi auguro che venga tutto confermato. Penso che debba essere modificato un po’ il protocollo. Io sono favorevole all’estensione del VAR anche per altre situazioni nei 90 minuti. Dobbiamo però valorizzare sempre la centralità del giudice di campo, ovvero dell’arbitro. La gara contro il Real Madrid? Devo dire semplicemente che il Real Madrid era superiore, lo ha dimostrato sul campo e vincerà ancora in finale contro il Liverpool. L’unica finale che non ha giocato è stato per colpa nostra. Il Real Madrid è la squadra più forte del mondo. Arrivare in finale di Champions è straordinario, un’impresa. Allegri da paragonare a Mourinho e i top allenatori in Europa? Negli ultimi 20 anni, è cambiato anche il profilo dell’allenatore. Deve essere bravo a gestire la squadra creando metodi di lavoro sia per il campo che per la questione psicologica. Avere una squadra con 24 giocatori e tanti campioni è una difficoltà in più. La sua grande capacità è quella di gestire questo gruppo, l’aspetto della comunicazione verso l’esterno e con i giocatori. Rispetto al passato, ai tempi di Rocco ed Herrera, è proprio il rapporto con lo spogliatoio e rispetto alle motivazioni dei giocatori. Perin? Preziosi è intelligente e ha creato una competitività tra noi e le altre squadre. Sono solo valutazioni da parte nostra, siamo lontani da una trattativa vera e propria. Mentre una volta tra il titolare e la riserva la diversità di valori era palese, adesso non è più così, a seguito soprattutto dei tanti impegni che gli atleti hanno nel corso della stagione. Noi vogliamo avere due portieri di ottimo livello e per questo stiamo cercando un portiere dello stesso livello del titolare. Buffon? Io parlo della sua storia e del presente: è un autentico campione ed è tale perché lascia qualcosa di memorabile nel club. Lascia valori calcistici e umani. E’ un leader che ha un grande senso di appartenenza. Un vero capitano. Si incontrerà con Agnelli e insieme valuteranno il futuro del giocatore. Allegri ha studiato i cambiamenti di regolamento per vincere? Credo che l’obiettivo di chi cambia le regole del gioco sia quello di valorizzare lo spettacolo e quindi valorizzando il gol. Certe regole si sono trasformate, altre non ancora, come il mezzo piede in fuorigioco che può annullare un gol. Attacco composto da più giovani? L’obiettivo della società è quello di avere un mix tra giovani e meno giovani. Sempre con l’obiettivo di vincere. L’assetto offensivo della Juve di quest’anno però è di livello Mondiale, anche rispetto al passato. Possiamo competere anche con club come il Real Madrid. Noi abbiamo giocatori come Dybala e Bernardeschi che non hanno ancora 26 anni e che rimarranno sicuro. Pjaca? Ha subito quell’infortunio e lo abbiamo dato in prestito. Ora è tornato e valuteremo cosa fare. Mandzukic? Siamo contenti di ciò che ha fatto ma bisogna capire anche cosa c’è nella sua testa e se ha ancora voglia di continuare questa esperienza. Io credo di sì. Donnarumma? Non credo che ci potrebbe interessare. Abbiamo fatto una scelta con Szczesny che sarà il titolare della squadra futura per il dopo Buffon. Avremo due ottimi portieri, che pensiamo sia indispensabile. Però Donnarumma, al di là del suo talento, a noi non interessa.

Foto: Juventus.com