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MARIO GASPAR, IL PROTAGONISTA CHE NON TI ASPETTI

14.11.2015 | 10:54

In campo c’era gente del calibro di Iniesta, Diego Costa, Paco Alcacer. Alla fine a sbloccare l’amichevole disputatasi ieri all’Estadio José Rico Pérez di Alicante è stato forse il nome meno altisonante tra quelli sul terreno di gioco. Mario Gaspar Perez Martinez, noto semplicemente come Mario, ha segnato il suo secondo gol in Nazionale alla sua seconda presenza in assoluto (una media da tenere ufficialmente d’occhio, a questo punto). E che gol, un’autentica perla: lancio morbido di Fabregas e girata al volo a incrociare sul palo lontano, dove Hart proprio non poteva arrivarci. Un gesto tecnico da vedere e rivedere, per la gioia soprattutto di Del Bosque che sa di poter contare su un altro tassello importante nel proprio scacchiere tattico. Mario Gaspar aveva siglato il suo primo centro lo scorso 12 ottobre a Kiev contro l’Ucraina, nella gara valida per le qualificazioni a Euro 2016: allora il suo colpo di testa risultò decisivo ai fini della vittoria finale. Ieri ha offerto il bis, facendo stropicciare gli occhi alla platea di Alicante e non solo, lasciando una goccia di buonumore nel tragico mare della serata inevitabilmente segnata dai fatti di Parigi. Unico particolare da sottolineare con decisione: stiamo parlando di un terzino destro, altro che attaccante.


Può sembrare strano, vista l’invidiabile media realizzativa (seppur in appena due apparizioni) di cui può vantare con la Roja, ma Mario in carriera con le squadre di club non ha praticamente mai avuto il gol nel sangue. Il classe 1990 di Novelda non ha conosciuto altro club oltre il Villarreal: cresciuto nelle giovanili del Sottomarino Giallo, dal 2007 ha cominciato una rapida scalata, prima nella formazione C del club, poi nella B, fino all’esordio in prima squadra (e nella Liga) il 15 marzo del 2009, quando aveva da poco compiuto 18 anni (sconfitta per 3-2 al Vicente Calderon contro l’Atletico Madrid, entrò nel secondo tempo al posto di Giuseppe Rossi). Un’ascesa che è andata avanti di pari passo anche in Nazionale: dall’Under 18 all’Under 21, fino al recentissimo esordio agli ordini di Del Bosque. Le sue caratteristiche principali? E’ un autentico aratro della fascia destra, da sempre collocato in una difesa a quattro, suo vero e proprio habitat naturale; garantisce spinta e copertura continue, ama partecipare al gioco offensivo della squadra servendo assist e arrivando dal fondo per mettere cross al centro. E’ ormai un simbolo del Villarreal ed è destinato ad esserlo ancora a lungo, visto il prolungamento del contratto firmato l’anno scorso fino al 30 giugno del 2019. Qualche mese fa il Mundo Deportivo parlava di un interesse del Barcellona rinviato a dopo la fine del blocco del mercato impostogli dalla Fifa. Da gennaio un eventuale assalto sarebbe molto più chiaro a tutti. Intanto, Mario Gaspar regala reti eccezionali come quella di ieri. Di sicuro il tecnico Marcelino, quando lo riavrà a disposizione, avrà una sola richiesta da fargli: ripetersi il più possibile anche in campionato.

Foto: RFEF on Twitter