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MARCO VAN BASTEN, TECNICO DI LUSSO

19.04.2014 | 13:38

Le strade di Marco Van Basten e dell’Az Alkmaar da ieri si sono ufficialmente incrociate. L’ex stella del Milan e della Nazionale olandese, infatti, sarà il nuovo tecnico del club di Eredivisie a partire dalla prossima stagione. E’ dunque il Cigno di Utrecht (attuale allenatore dell’Heerenven) il prescelto per rilevare Dick Advocaat sulla panchina dei Cheese Farmers. Il sito della squadra biancorossa l’ha comunicato 24 ore fa sul proprio sito ufficiale: contratto fino al 2016 (non ancora firmato, ma già annunciato dai principali esponenti del club). 
Sulla carriera da giocatore di Van Basten ci sarebbero da scrivere diverse enciclopedie. Un paio servirebbero solo per raccontare le emozioni relative ai trofei portati a casa nella sua prestigiosissima bacheca. L’elenco è chilometrico: con l’Ajax 3 scudetti, 3 Coppe d’Olanda e 1 Coppa delle Coppe; con il Milan 4 scudetti, 4 Supercoppe italiane, 3 Champions League, 3 Supercoppe europee e 2 Coppe intercontinentali. Per non parlare poi dei riconoscimenti a livello individuale (3 Palloni d’Oro, 1 Fifa World Player e 1 Scarpa d’Oro) e, soprattutto, l’Europeo vinto nel 1988. Un totem del calcio mondiale, un simbolo atemporale del meglio che può offrire questo gioco meraviglioso. Gli innumerevoli successi ottenuti sono frutto di una tecnica di base spaventosamente al di sopra della media, condita da un’eleganza nei movimenti fuori dal comune; il bomber olandese sapeva incantare le platee con tocchi deliziosi e acrobazie da urlo, confermando anno dopo anno di essere tra i centravanti più completi di sempre. 
Nato a Utrecht il 31 ottobre del 1964, Van Basten inizia a giocare all’età di 6 anni nelle giovanili della sua città, finchè nel 1981 passa all’Ajax di Crujiff: è l’inizio della propria consacrazione. Nel 1982 esordisce in prima squadra (subentrando proprio al suo connazionale) e riesce anche ad andare a segno contro il Nec. Successivamente si guadagna un posto da titolare e inizia a segnare a raffica, arrivando a raggiungere quota 28 gol in 26 partite nella stagione 1983/1984 e aggiundicandosi la palma di capocannoniere. I tanti trofei conquistati con i Lancieri sono il biglietto da visita con cui nell’estate del 1987 si presenta ai tifosi del Milan, che già sognano di vincere tutto. E alla fine sarà proprio così: con Rijkaard e Gullit forma un trio leggendario, unico nel suo genere per completezza, tecnica, fisicità, dinamismo e, ovviamente, concretezza in termini di risultati. Nel giugno del 1993, dopo il quarto intervento chirurgico alla caviglia, cerca per due anni di recuperare la forma fisica necessaria per tornare ad alti livelli. Purtroppo, però, a soli 30 anni prende l’amara decisione di ritirarsi dal calcio giocato. “Il calcio perde il suo Leonardo da Vinci“, fu il malinconico commento dell’Ad del Milan Adriano Galliani. La sua carriera da allenatore prende vita nel 2003, con lo Jong Ajax, dove resta per una stagione. Nel 2006 prende parte ai Mondiali tedeschi come Ct dell’Olanda (eliminata agli ottavi per 1-0 dal Portogallo). A Euro 2008 gli Orange vengono estromessi invece dalla Russia ai quarti di finale, dopo il 3-1 ottenuto ai tempi supplementari. La successiva esperienza all‘Ajax dura fino al maggio del 2009, quando decide di dimettersi per aver fallito la qualificazione alla Champions League. Ecco dunque che si spalancano le porte dell’Heerenven nel febbraio del 2012: un paio di ottime stagioni che gli sono valse la chiamata dell’Az. Una nuova avventura che Marco Van Basten, tecnico di lusso per chiunque ami questo sport, saprà cogliere con la professionalità e lo spirito battagliero di sempre.