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Magia di Cuadrado, la Juve vola. Ma l’Inter cade con onore

05.02.2017 | 22:40

A chiudere la domenica calcistica del campionato di Serie A è la super sfida Juventus-Inter. Allo Stadium si affrontano la capolista, chiamata ad allungare ulteriormente in vetta, e i nerazzurri che, esclusa l’eliminazione in Coppa Italia con la Lazio, proviene da sette successi di fila. Allegri conferma tutta l’artiglieria pesante con Madzukic e Dybala a sostegno di Higuain. Pioli risponde a specchio, ugualmente 4-2-3-1, con Gagliardini e Brozovic in cabina di regia, Candreva e Perisic sugli esterni, unica punta Icardi. La gara inizia subito con diverse fiammate da ambo i lati, Dybala scalda i motori e poi al 13′ spara una sassata che si stampa sulla traversa con Handanovic che resta immobile. L’Inter prova a rispondere, giungono cross interessanti al centro e uno di questi è preda di Perisic che stacca, anticipando anche il compagno D’Ambrosio, e impegna severamente Buffon. Dalla parte opposta Mandzukic sfiora l’1-0 tentando da posizione defilata. Episodio dubbio in area, Icardi va giù dopo un contatto con Chiellini e la panchina nerazzurra protesta invocando il calcio di rigore. Per Rizzoli è tutto regolare. I ritmi si abbassano, ma Pjanic riaccende l’incontro direttamente su calcio di punizione, in questo caso Handanovic è bravo a deviare sul legno orizzontale. Sfera che termina comunque in corner, dalla bandierina va lo stesso bosniaco, la difesa nerazzurra respinge e Cuadrado, ben appostato sulla trequarti, non ci pensa due volte e lascia partire un gran destro che buca letteralmente la porta. Juventus in vantaggio proprio allo scadere della prima frazione. Brutta botta per la formazione di Pioli. Nella ripresa Juve subito in avanti, invenzione di Higuain per Pjanic che va a botta sicura, ma è strepitoso Handanovic a deviare in angolo. Doppio cambio per Pioli che prova a mischiare le carte: fuori Brozovic e Candreva, dentro Kondogbia ed Eder. Le modifiche non portano gli effetti sperati, soltanto qualche tentativo in mischia per gli ospiti. Intanto, Allegri richiama in panchina Cuadrado per Marchisio. L’Inter fatica a sfondare, la difesa bianconera non concede spazi. Nel finale spazio anche per Palacio e Rugani che rilevano rispettivamente Joao Mario e Dybala. Stavolta l’attaccante argentino, al contrario di quanto accaduto la volta scorsa, dopo aver abbandonato il terreno di gioco abbraccia Massimiliano Allegri. La Juve prova a chiuderla, Mandzukic gira di testa un cross di Alex Sandro, Handanovic si rifugia in corner. Torna in campo anche Dani Alves che subentra a Lichtsteiner. Nel finale c’è tempo anche per l’espulsione di Perisic, proteste veementi nei confronti di Rizzoli da parte del croato dopo una mischia furibonda alla quale partecipa anche Handanovic. Non c’è più tempo, la Juve vince e vola sempre più in testa a quota 54. Decide una magia del colombiano Cuadrado. Per l’Inter, che cade con onore ed ha il merito di restare in partita fino all’ultimo istante, sempre quinto posto a 42 punti. Per Pioli, pertanto, si interrompe la serie di vittorie di fila (ben 7).
Il tabellino
 
Juventus (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (35′ st Dani Alves), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Khedira; Cuadrado (31′ st Marchisio), Dybala (40′ st Rugani), Mandzukic; Higuain. A disp.: Neto, Audero, Benatia, Asamoah, Rincon, Sturaro, Mandragora, Pjaca. All.: Allegri
 
Inter (3-4-2-1): Handanovic; Murillo, Medel, Miranda; Candreva (13′ st Eder), Gagliardini, Brozovic (13′ st Kondogbia), D’Ambrosio; Joao Mario (34′ st Palacio), Perisic; Icardi. A disp.: Carrizo, Andreolli, Biabiany, Ansaldi, Banega, Santon, Nagatomo, Barbosa, Pinamonti. All.: Pioli
 
Arbitro: Rizzoli
 
Marcatori: 45′ Cuadrado (J)
 
Ammoniti: Candreva, Medel, Handanovic (I), Mandzukic, Cuadrado, Khedira, Pjanic Chiellini (J)
 
Espulsi: Perisic (I)
 
Classifica: Juventus* 54, Napoli 48, Roma 47, Lazio 43, Inter e Atalanta 42, Milan* e Fiorentina 37, Torino 32, Sampdoria 30, Chievo e Udinese 29, Bologna*, Cagliari e Sassuolo 27, Genoa 25, Empoli 22; Palermo 14, Crotone* 13, Pescara 9.
 
*Una partita in meno
Foto: Serie A Twitter