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Lukaku: “All’Inter mi sono ritrovato, gli allenamenti con Conte i più duri in assoluto. Sento la sua stima”

24.01.2020 | 11:58

L’attaccante dell’Inter, Romelu Lukaku, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport UK nella quale ha fatto un bilancio dei suoi primi mesi in nerazzurro, proiettandosi poi sui prossimi obiettivi: “All’Inter credo di aver ritrovato me stesso. Lo scorso anno è stato difficile per me dal punto di vista professionale, le cose non andavano come volevo e non rendevo al meglio. Ho dovuto capire cosa non andasse e sono arrivato alla conclusione che era giunto il momento per me di cambiare aria. Ho preso questa decisione verso marzo, sono andato nell’ufficio dell’allenatore e gli ho detto che era l’ora per me di cercare qualcosa di diverso. Non stavo rendendo e non stavo giocando. Era meglio per entrambi separarsi e prendere strade diverse. Credo di aver preso la decisione giusta“.

Antonio Conte

“È sul pezzo ogni giorno. E questo è positivo. Ricordo nella prima sessione d’allenamento qui, non ero abituato a quel tipo di lavoro. Parliamo di Premier League come il campionato fisicamente più duro, ma gli allenamenti che facciamo all’Inter… nessuno si allena così duramente come noi. Arrivi veramente al top della forma. Ricordo le prime due settimane in cui ero arrivato, ho parlato al mio agente e gli ho detto: “Sto faticando un sacco in allenamento perché non ho mai fatto questo tipo di lavoro”. Conte è sempre lì a bordo campo a incoraggiare ogni giocatore a lavorare. Quando mi guardo attorno, non c’è nessuno che si lamenta, tutti stanno facendo il loro meglio. Per me era qualcosa di speciale perché spesso gli allenatori sono a bordo campo a scherzare perché non ce la fai. Ma lui è lì sulla linea laterale che ti chiede sempre di più, ti incita a dare di più”.

Il rapporto con Conte

“Conte è un allenatore che non vuoi deludere. Ti dice in faccia se stai facendo bene o se stai sbagliando. Ricordo contro lo Slavia Praga quando ho giocato davvero male e lui me lo ha detto in faccia, davanti a tutta la squadra. Non mi era mai capitano nella mia carriera, mai. Mi diceva che stavo facendo schifo e che mi avrebbe tolto dopo 5 minuti se fossi andato avanti così. Sono queste piccole cose. E dopo abbiamo giocato il derby col Milan e ho giocato una delle gare migliori della stagione. Ha rafforzato la fiducia, ma allo stesso tempo mi ha svegliato”.

Foto: Twitter Inter