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LUCAS LIMA, FANTASIA AL POTERE IN SALSA DOYEN

19.11.2015 | 11:00

Lucas Rafael Araujo Lima, semplicemente noto come Lucas Lima, segnatevi il nome di questo brasiliano perché ne sentirete parlare sempre più. No, non stiamo parlando del classico progetto di funambolo diciottenne, che viene proiettato sulle copertine per un paio di gol impreziositi da doppi passi, finte e controfinte. In questo caso siamo al cospetto di un calciatore “fatto”, un ragazzo di 25 anni che ha avuto soltanto la “colpa” o la fortuna di esplodere un po’ in ritardo rispetto a quelli che sono i tradizionali standard. Basti pensare che fino a un paio di anni fa questo fantasista calcava i campi della serie cadetta brasiliana, per quanto con ottimi riscontri (7 gol e 5 assist) tra le file dello Sport Recife. Oggi è uno dei trascinatori del Santos, nonché uno dei volti nuovi del Dunga-bis, il nuovo corso verdeoro avviato dopo il disastroso Mondiale di casa finito in semifinale con il 7-1 shock rimediato dalla Germania, che poi si sarebbe laureata campione.

Mancino di piede, trequartista di professione, Lucas Lima si muove alla perfezione tra le linee, fungendo da collante tra centrocampo e attacco ma abbassandosi, all’occorrenza, per recuperare palla e far ripartire l’azione. Supportato da un fisico scattante (175 cm per 69 kg), riesce a coniugare fútbol bailado e velocità di esecuzione, un profilo ideale per il 4-2-3-1.

Nell ultime ore il suo nome è rimbalzato sulle principali fonti d’informazione in seguito alle indiscrezioni, provenienti da oltre oceano, che hanno chiamato in causa il Real Madrid. Il club di Florentino Perez avrebbe infatti inviato un proprio osservatore per visionarlo dal vivo nelle recenti partite di qualificazione alla Coppa del Mondo del 2018. Nulla da segnalare nel vittorioso match casalingo contro il Perù, dal momento che il ct lo ha mandato in campo soltanto a una manciata di minuti dalla fine. Eccellenti invece le relazioni dopo il partidazo Argentina-Brasile: proprio una sua girata ha gelato il “Monumental” di Buenos Aires, consentendo alla Seleção di agguantare il pari dopo l’iniziale svantaggio griffato Lavezzi. I blancos, se realmente vorranno accaparrarsi lo specialista carioca, dovranno però fare i conti con la famigerata Doyen Sports di Nelio Lucas, che deterrebbe addirittura l’80% del cartellino di Lima, mentre Santos e Khodor Sports – stando alle ricostruzioni della stampa locale – si ripartirebbero in parti uguali il rimanente 20%. Quasi superfluo ricordare che le TPO (Third-Party Ownership) sui cartellini dei giocatori sono ormai bandite: i fondi di investimento, faraonici come la Doyen o meno, hanno già trovato gli escamotage per continuare ad operare.

Tornando al nostro personaggio del giorno, Lucas nasce a Marilia, nello Stato di San Paolo, il 9 luglio del 1990. Importanti a livello giovanile i periodi di formazione nei vivai di Rio Preto, America-SP e Inter de Limeira, il modesto sodalizio paulista che lo lancia in prima squadra nel 2010 per poi ammirarne le giocate per un ulteriore biennio, score totale di 75 presenze e 10 reti. Nel 2012 il passaggio all’Internacional, senza lasciare tracce: 14 presenze e zero gol nel Brasileirão, con il club di Porto Alegre che lo gira – come sopra ricordato – allo Sport Recife. Il resto è storia recente, a partire dal trasferimento al Santos ufficializzato nel febbraio del 2014. Fin qui, con la casacca del Peixe, Lima ha messo a referto 104 presenze, tornei statali compresi, 11 reti e una ventina di assist, ben 10 dei quali nella corrente edizione del massimo campionato carioca. Lo scorso 5 settembre Dunga gli ha regalato la gioia dell’esordio con la maglia del Brasile, in occasione dell’amichevole contro il Costa Rica disputata da titolare. Ma la sensazione è che le pagine più belle della carriera di Lucas Lima siano ancora tutte da scrivere.     

 

Foto: espn