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LUAN GARCIA TEIXEIRA, PER IL TORO E’ LUI L’EREDE DI MAKSIMOVIC

09.01.2016 | 10:40

In casa Torino il quadro delle strategie difensive si è ormai ben delineato. Nikola Maksimovic e il Napoli presto convoleranno a nozze. Il presidente Urbano Cairo continua a negare, ma si tratta delle classiche smentite di rito, quelle “preparatorie”, l’ultima fase prima della tanto attesa fumata bianca. E la prossima settimana, dopo un corteggiamento durato per mesi, le parti dovrebbero giungere alla linea del traguardo: gli azzurri offrono 13 milioni di euro più 3-4 di bonus, i granata ne chiedono 16 più 3-4. Si tratta di mettere a posto gli ultimi dettagli di un divario mai come adesso risicato. L’erede del possente serbo classe 1991, fuori causa per un infortunio non di poco conto rimediato lo scorso settembre (frattura del quinto metatarso del piede sinistro), è però già tra i pensieri della dirigenza del Toro. Il suo nome è Luan Garcia Teixeira, noto semplicemente come Luan, centrale brasiliano classe 1993 in forza al Vasco da Gama. Un profilo davvero interessante, oltre che di prospettiva. Non a caso in patria viene paragonato da un paio di anni a Mauro Galvao, che per i tifosi di casa è una vera e propria icona. Per rendere bene l’idea, basti pensare che l’ormai ex totem dei Bacalhau, ritiratosi nel 2001, con la maglia bianconera – tra il 1997 e il 2000 – ha messo in bacheca 2 campionati brasiliani, 1 campionato carioca, 1 Torneo Rio-San Paolo, 1 Coppa Mercosur e soprattutto la Coppa Libertadores del 1998, oltre alla Coppa America del 1989 con cui si è inevitabilmente conquistato le simpatie di tutto il popolo verdeoro. Insomma, un’autentica leggenda. E vedere il suo nome accostato a quello di Luan, per quest’ultimo deve essere un’emozione da tramandare ai posteri.


Se dunque il Napoli dovrà testare la tenuta fisica di Maksimovic di ritorno dal lungo stop, il Torino dovrà fare i conti con un problema ormai all’ordine del giorno nel campionato italiano: verificare l’eventuale immediato ambientamento nel nostro calcio di un difensore giovane e promettente proveniente dall’estero, destinato a calarsi in una delle realtà più complicate per chi fa il suo mestiere. La sua carriera è stata fin qui inevitabilmente breve e dominata da una e una sola maglia, quella del Vasco da Gama, abile e intelligente a farlo esordire in prima squadra nel 2012 dopo sei anni di maturazione tra le proprie giovanili. Una promozione coincisa anche con la prima chiamata nella Nazionale Under 20, seguita a ruota da quella in Under 22, con cui ha conquistato un prezioso terzo posto agli ultimi Giochi panamericani. Caratteristiche? Luan sa destreggiarsi con disinvoltura in una difesa a tre, proprio sul centro-destra, e – particolare che farà molto piacere a Ventura – è uno dai piedi buoni, di quelli che sanno impostare l’azione da dietro e creare subito pericoli per il Quagliarella, il Belotti o il Maxi Lopez di turno. L’ideale per completare il pacchetto a tre composto da Glik e Moretti. Ha un contratto in scadenza nel 2017, una clausola da 5 milioni di euro ed è scontato dire che si tratta di un ragazzo con ampi margini di miglioramento. Ma la speranza di inserirsi nel solco di chi con la maglia granata si è definitivamente fatto notare davanti alle platee che contano – vedi i vari Bruno Peres, Baselli e Benassi – c’è tutta. Porte girevoli in casa Toro: per un Maksimovic che va, un Luan che arriva. I riflettori sono accesi, non resta che aprire il sipario.


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