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LILA, UN VERO LOTTATORE

30.12.2014 | 13:00

Viene soprannominato il Lottatore e non si fatica ad immaginare il perché: struttura granitica, 1,86 cm di altezza e tanta voglia di combattere. Sarà probabilmente il primo acquisto del nuovo Parma: “ironia della sorte”, è albanese come parte della nuova proprietà.  Stiamo parlando di Andi Lila, centrocampista proveniente dal PAS Giannina, che andrà ad arricchire l’ormai folta colonia di suoi connazionali in Italia: prima di lui, Cana, Berisha e Basha fra gli altri. “Sono molto felice”, il commento del giocatore alla vigilia del trasferimento, “mi piacerebbe che il pubblico conservi un buon ricordo di me. Adesso inizia una nuova avventura, mi aspettano tre anni di contratto. Il PAS Giannina aveva qualche problema a pagare gli stipendi, con il mio trasferimento aiuterò il club, che otterrà anche il 25% di una mia futura vendita”. È il più classico dei mediani di rottura, ma anche molto versatile: può essere infatti impiegato in tutti i ruoli della difesa, a Parma ritroverebbe il padre, che già vive in Italia e che avrebbe favorito il buon esito della trattativa. Ha iniziato la sua carriera con il club della sua città natale, Besa Kavajë, facendo il suo debutto nella Superliga albanese nel corso della stagione 2002-2003 e diventando poi a soli 20  anni il più giovane capitano della storia del club. Da quel momento, ha cominciato a stupire con le sue performance, soprattutto nel ruolo di terzino destro. Attira così l’attenzione dei greci dell’Iraklis FC dove si trasferisce nel gennaio 2007. In terra ellenica l’esperienza non è però così fortunata: dopo solo metà stagione è infatti già costretto a tornare al Besa. Qui colleziona 26 presenze e una sconfitta nella Supercoppa per 4-2 contro il KF Tirana, prima di passare proprio alla squadra della capitale e con la quale trova il suo primo gol, peraltro decisivo, nel derby contro il Partizan. Conclude la stagione come esterno basso di destra, con 29 partite e 4 marcature. Rimane in biancoblu fino al 2011, per poi firmare un contratto con i greci del PAS Giannina per 700 mila euro, debuttando contro l’Aris Salonicco. L’anno scorso è stato in procinto di passare al Rijeka in Croazia: tutto  pronto, tutto deciso, ma all’ultimo il PAS Giannina fece dietrofront, temendo di non riuscire a rimpiazzare adeguatamente il giocatore con le finanze a disposizione. Stavolta è lo stesso club greco, invece, a caldeggiare la cessione. E’ nel giro della nazionale albanese, tra le cui fila, tra l’altro, ha disputato i primi 45 minuti di gioco nell’amichevole di Genova contro gli azzurri nel novembre scorso, ma è nella ormai famosa partita contro la Serbia che Lila trova la ribalta mondiale: è uno dei primi a correre in difesa della bandiera albanese strappata dal drone, cosa che gli è valsa la cittadinanza onoraria della città di Gramshi. Il suo allenatore in Nazionale, l’italiano Gianni De Biasi, ha così  commentato il suo arrivo in Italia: “È un giocatore di grande corsa e quantità. Sarà sicuramente utile a Donadoni per raggiungere l’obbiettivo- salvezza”. Un lottatore, per un’impresa da eroi.