Ultimo aggiornamento: lunedi' 29 aprile 2024 21:32

LEWIS DUNK, LA RINASCITA CON DE ZERBI

13.07.2023 | 15:15

Il Brighton nella giornata di ieri ha annunciato il rinnovo del contratto con il suo capitano, Lewis Dunk. Il difensore  ha rinnovato fino al 2026. Una carriera dedicata ai Seagulls con più di 416 partite e 22 reti realizzate, un bottino di assoluto livello per un difensore. Un rinnovo che è arrivato grazie alla crescita di questa stagione, dovuta soprattutto all’arrivo al Brighton del tecnico Roberto De Zerbi. Molto felice l’allenatore italiano che al sito ufficiale del club ha dichiarato: “Viva il capitano! Sono davvero felice che abbia firmato questo nuovo contratto. È una buona notizia per Lewis e per il club”.

Un rinnovo che fino ad alcuni mesi fa sembrava non così scontato, anzi, le prestazioni nell’ultimo periodo con Potter erano sempre di meno e una possibilità di un addio a fine stagione abbastanza concreta. Ma con De Zerbi la musica è cambiata. Per una crescita costante e notevole e basti pensare al valore di mercato in pochi mesi, affidandoci a Transfermarkt. Dai 5 milioni di dicembre ai 16 milioni di oggi, insomma una crescita clamorosa per un ragazzo classe 1991, che ha superato da un po’ la soglia dei 30 anni.

Lewis Carl Dunk è nato a Brighton il 21 novembre 1991, una vita nel suo club, dove è cresciuto nel vivao, di cui è entrato a far parte nel 2003, a 12 anni. Fino al 2010 scala tutte le categorie giovanili con la sua squadra, ed esordisce in prima squadra il 1º maggio 2010 in un match di League One contro il MK Dons. Nel 2011 arriva la promozione in Championship, la seconda serie inglese. Vive solo una brevissima parentesti lontano dal suo club, nel 2013, quando a gennaio passa in prestito per 6 mesi al mBristol City. Nell’estate 2013 torna e resterà per sempre al suo Brighton, che nel frattempo anno dopo anno diventa sempre più ambizioso e lotta per la promozione in Premier League. Negli anni a seguire diventerà un perno fondamentale della squadra, portandola fino alla promozione in massima serie grazie al secondo posto maturato al termine della stagione 2016-2017 di Championship, dopo che per due anni di fila, aveva perso la finale dei playoff.

Alle soglie dei 26 anni, quindi per Dunk c’è il sogno di poter giocare in Premier con il suo Brighton, da capitano tra l’alto. Un obiettivo non semplice da raggiungere, ma meritato e sudato. Brighton che lotta per la salvezza le prime annate, salvandosi con difficoltà, ma portando sempre a casa l’obiettivo. Brighton che anno dopo anno alza il livello. Nel 2019 con l’arrivo di Potter, la squadra mette in mostra un grandissimo calcio. Dunk è perno della difesa i primi anni, poi riesce il tecnico preferisce gradualmente altre scelte. Dunk però riesce ad avere sempre una buona continuità ma la poca fiducia del tecnico.
Con il passaggio del tecnico al Chelsea, nel settembre 2022, arriva al Brighton Roberto De Zerbi che migliora ulteriormente il bilancio del Brighton, portandolo addirittura in Europa, compiendo un lavoro straordinario. Per Dunk arriva una sorta di rinascita, dopo alcune problematiche con Potter, che come detto, avrebbe portato ad un quasi sicuro addio a fine stagione. De Zerbi invece lo ha rimesso al centro della difesa, ha dato fiducia al suo capitano e il rinnovo è il giusto premio.

Queste le dichiarazioni di Dunk al rinnovo: “Guardarsi alle spalle e rendersi conto di ciò che abbiamo ottenuto è stata una sensazione incredibile. Giocare per la prima volta da una partita di Europa League potrebbe suscitarmi qualche emozione, una volta visto il sorteggio diventerà realtà. È solo un immenso orgoglio averlo raggiunto insieme. Sentire quella musica sarà una sensazione incredibile, sarà una bella sensazione che questo club sia in Europa e non credo che nessun tifoso o chiunque sia coinvolto nel club abbia mai pensato che sarebbe mai successo”.

Dunk che nel 2018 ha anche vestito la maglia della Nazionale inglese per una volta, unica e sola presenza per ora, ma per lui, l’importante è ora essere rinato, aver rinnovato con il suo Brighton e questo lo deve certamente al suo allenatore, De Zerbi.
Foto: Instagram Brighton