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Lazio, Felipe Anderson adesso è un vero valore aggiunto

05.01.2015 | 23:05

Felipe Anderson in copertina. Il netto successo sulla Sampdoria, quasi uno spareggio in chiave Champions, reca nitido in calce il timbro del ventunenne brasiliano, protagonista del 3-0 finale con un gol e due assist a corredo di una partita monumentale, da craque assoluto e 8 pieno in pagella.

Il ruolino delle ultime quattro sfide di campionato è sinceramente impressionante: 4 gol e altrettanti assist, alla media di uno – di tutto – a partita. L’infortunio di Antonio Candreva, tornato stasera in campo nel finale per uno spezzone, ha definitivamente spalancato le porte della titolarità a Felipe: oggetto misterioso la scorsa stagione, nuovo valore aggiunto quest’anno. E che valore aggiunto! La performance contro la banda Mihajlovic ha sintetizzato alla perfezione il suo repertorio, fatto di accelerazioni improvvise, serpentine e continui cambi di passo negli ultimi 30 metri. Per i difensori della Samp ha rappresentato una sentenza inappellabile.

La scorsa stagione è stata di ambientamento: mai è stato facile per un giovane sintonizzarsi all’istante sulle frequenze del calcio italiano. La Lazio è stata brava ad aspettare Anderson, Pioli gli ha dato quella fiducia che Petkovic gli aveva negato, mentre Reja aveva provato ad inserirlo gradualmente.

E Lotito può sorridere: l’investimento da poco più di 8 milioni di euro sostenuto nell’estate del 2013, dopo una laboriosa trattativa con Santos e Doyen Sports, sta iniziando a pagare in moneta sonante.