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LAMANNA-SHOW, IL GENOA È SEMPRE IN BUONE MANI

14.04.2015 | 09:30

Una bella storia, quella di Eugenio Lamanna. La dimostrazione che la buona gavetta prima o poi paga, in un calcio sempre più frenetico dove il ritmo serrato degli impegni – misto all’ansia da risultato ad ogni costo – spesso lancia in orbita presunti fenomeni, catapultati in copertina prima del tempo ad elevatissimo rischio bruciatura. Fenomeni che magari durano dalla sera alla mattina.

Invece c’è chi, come Lamanna, ha percorso tutti gli step, dai dilettanti alla massima serie, ed oggi, dopo aver comprensibilmente accettato di fare il secondo ad un signor portiere come Perin, raccoglie i frutti del suo lavoro in concomitanza con l’infortunio alla spalla occorso al nazionale azzurro.

All’inizio in tanti ne avevano parlato come di un amuleto, alla luce dei due rigori parati a Ljajic (a freddo, dopo l’espulsione di Mattia) e Tevez. Ma poi, fermo restando che murare dal dischetto Roma e Juve non è roba di ordinaria amministrazione, l’attenzione si è spostata sulle prestazioni di altissimo profilo, a conferma di un repertorio di altissimo livello a corredo di un fisico ben strutturato (186 cm per 80 kg).

Sabato contro il Cagliari, alla seconda consecutiva da titolare (quarta complessiva in stagione, oltre ai due spezzoni contro giallorossi e bianconeri), l’ultima prova maiuscola: la banda di Zeman era alla disperata ricerca di punti salvezza, specie nel primo tempo aveva fatto bene, ma il numero 23 del Grifone si è fatto sempre trovare pronto, negando la gioia del gol ai vari Ekdal, Rossettini, Joao Pedro e Longo. Una sicurezza assoluta, anche Gian Piero Gasperini nel dopopartita ha speso parole al miele per il venticinquenne specialista.

Eugenio nasce a Como, il 7 agosto del 1989, si forma nel vivaio della squadra della sua città e completa la trafila delle giovanili fino al debutto con i lariani in Serie D, 23 apparizioni nella stagione 2007-08. Il Genoa lo nota e in estate lo mette sotto contratto, aggregandolo alla formazione Primavera con cui vince subito la Coppa Italia di categoria. Dopodiché inizia la girandola di prestiti: prima il trionfale biennio a Gubbio dove, affidato alle sapienti mani del grande ex capitano genoano Vincenzo Torrente, centra il doppio salto dalla C2 alla B; quindi tre annate tra i cadetti, due a Bari e una a Siena (che lo acquista in comproprietà nell’ambito dell’affare Destro), sempre da titolare. Il 20 giugno del 2014 i due club rinnovano la compartecipazione: Lamanna avrebbe dovuto fermarsi ancora in Toscana, ma il fallimento del sodalizio dei Mezzaroma lo riporta all’ombra del “Luigi Ferraris”, con 206 presenze da professionista sulle spalle.

Il resto è attualità, un magic moment che il diretto interessato sta vivendo con la tranquillità dei forti: “Sono contento di esser stato determinante, mantenendo la porta inviolata. Io lavoro settimanalmente, sempre e comunque, sperando di aiutare la squadra nel momento in cui vengo chiamato in causa. Europa ancora raggiungibile? Intano pensiamo al recupero contro il Parma, poi vedremo, ma bisogna pensare di partita in partita in partita. Il nostro campionato resterà comunque positivo”, queste le sue parole al termine del match con i sardi.

E ancor meglio lo sta vivendo il presidente Enrico Preziosi, che proprio ieri sera, dopo aver memorizzato definitivamente che Eugenio non fa rimpiangere Mattia, ha dichiarato: “Lamanna conosce la stima che nutriamo per lui, è evidente che ha davanti un giocatore straordinario come Perin. Uno non può fare la riserva dell’altro: non sarebbe carino perché entrambi meritano spazio. Vedremo chi dovrà lasciare, abbiamo altri due mesi per pensarci, ma uno dei due purtroppo dovrà andare via in estate. Parleremo di nuovo con Perin, in ogni caso avremo un portiere adeguato per la categoria, questo è quel che conta”. Insomma, due galli in un pollaio sono troppi e quel “parleremo di nuovo con Perin”, in un certo qual modo, potrebbe spalancare le porte della titolarità al nostro personaggio del giorno in vista della prossima stagione, perché è chiaro che la cessione di Perin garantirebbe maggiori introiti alle casse del Genoa.

Lamanna sta dimostrando di valere la Serie A: l’anticamera, probabilmente, sta per finire.