Ultimo aggiornamento: sabato 27 aprile 2024 21:50

L’album dei ricordi: Roma-Inter, classica ad alta tensione

19.03.2016 | 00:10

L’ultimo sabato invernale di campionato propone il primo big match della trentesima giornata di Serie A, l’undicesima del girone di ritorno. Lo stadio Olimpico farà da cornice a Roma-Inter, snodo cruciale in chiave terzo posto, l’ultimo che vale la partecipazione alla prossima edizione della Champions League, playoff permettendo. I giallorossi, ove centrassero la nona vittoria consecutiva, chiuderebbero i giochi dal momento che spingerebbero a meno 8 il competitor più accreditato. Gli altalenanti nerazzurri, dal canto loro, sanno che lo scontro diretto rappresenta probabilmente l’ultima spiaggia per tenere vive le speranze di centrare l’obiettivo minimo stagionale.

Diversi i momenti rimasti impressi nell’immaginario collettivo, avuto riguardo alle sfide disputatesi nella Capitale, ne scegliamo due nel pieno rispetto della “par condicio” dell’album dei ricordi.

Partiamo dal 4 marzo del 2001, match valido per la quarta giornata del girone di ritorno con la Roma capolista – lanciata verso il terzo titolo della sua storia – che si presenta all’appuntamento orfana di tre pezzi da novanta quali Cafu, Emerson e Batistuta. A passare in vantaggio però è l’Inter con Vieri, che al minuto 8 si coordina alla perfezione sul cross di Recoba e di sinistro al volo infila Antonioli sul suo palo. Nemmeno il tempo di esultare che Assunção beffa Seba Frey con una punizione-cross che tocca terra e finisce in rete tra lo stupore generale. Al 27’ lo specialista brasiliano si ripete: questa volta però il suo calcio da fermo incoccia la traversa, ma sulla palla vagante si avventa Montella che di testa insacca comodamente. All’alba della prima frazione di gioco va nuovamente a segno Bobo-gol, che, liberato in progressione da una verticalizzazione del Chino, brucia due difensori e regala il momentaneo pareggio alla banda Tardelli con un preciso rasoterra. All’86’. quando la gara sembra ormai incanalata verso il 2-2, Candela dalla bandierina mette in mezzo un pallone non irresistibile, torre di Samuel e nuovo decollo dell’Aeroplanino, la cui inzuccata vale una vittoria pesantissima in chiave tricolore. Da registrare a fil di sirena anche l’espulsione di Cirillo per doppia ammonizione.

Arriviamo adesso al 29 settembre del 2007. Anni post Calciopoli: Spalletti contro Mancini, oggi come allora quando però la sfida valeva lo scudetto che puntualmente finiva sulla maglia nerazzurra. La partita coincide con la sesta giornata del girone d’andata e i capitolini, che a fine stagione accuseranno soltanto 3 lunghezze di ritardo dalla Beneamata, capitolano malamente davanti al pubblico amico. L’avvio è tutto di marca giallorossa, con Amantino Mancini che in due occasioni sfiora il vantaggio, ma al 29’ Giuly si sostituisce a Doni e para il colpo di testa a porta sguarnita di Ibrahimovic: rigore e inevitabile rosso, dal dischetto lo svedese non sbaglia. Al 54’ fiammata dei padroni di casa, che agguantano il pari con un diagonale di Perrotta, lesto a spedire alle spalle di Julio Cesar il pallone recuperato da Pizarro. Gioia effimera, perché poi i milanesi capitalizzano la superiorità numerica e in dodici minuti dilagano: al 56’ Crespo sigla il 2-1 in acrobazia sotto misura, quattro giri di lancette più tardi il neoentrato Julio Cruz sorprende Doni con una rasoiata mancina da fuori area e, per finire, al 68’ Luis Figo pennella un morbido cross per Cordoba all’altezza del secondo palo, con il colombiano che si avvita perfettamente e di testa timbra il 4-1 finale.  

Operazione amarcord per il momento conclusa, appuntamento a domani per una nuova pagina dell’album dei ricordi.

 

                                                                        JodyColletti                 Twitter: @JodyColletti

 

Foto: blogiallorosso.com e inter.it