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La solita Juve cinica. Milan, piccoli segnali

07.02.2015 | 23:58

La solita Juve, cinica e spietata. La Juve che colpisce come e quando vuole, a maggior ragione se – come in occasione del primo gol – si aprono autostrade insospettabili. Una manna per Tevez che in situazioni del genere non sbaglia. Il Milan ha dato piccoli segnali di orgoglio, ma deve crescere molto: ha agguantato il momentaneo pareggio con Antonelli, uno dei nuovi subito titolare, si è divorato il 2-2 con Pazzini a tu per tu con Buffon e ipnotizzato dal portierone bianconero. Piccoli segnali rispetto alle precedenti trasferte: Inzaghi aveva tanti assenti, la squadra ha fatto quello che ha potuto all’interno di un fortino pressoché inespugnabile, bisogna ancora crescere molto. La classifica è brutta, il ritardo si sta facendo preoccupante, ma bisogna lavorare per avere un’idea di squadra almeno in vista della prossima stagione. Al Milan attuale, fuori anche dalla Coppa Italia, non resta altro. Impressionante il rendimento negativo di Essien e Muntari davanti alla difesa, mai in partita e assolutamente fumosi. Lì una delle tante lacune del Milan che ci ha provato e riprovato. Ma che si è dovuto arrendere: troppo spietata la Juve, con Tevez, Bonucci e Morata, nel conto altre opportunità sfumate per un’inezia. La Juve vola e lascia la Roma a 10 punti: ora toccherà a Garcia rispondere nella tana del Cagliari, altrimenti lo scudetto consecutivo numero quattro prenderà sempre più la strada di Torino bianconera…