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La Serie A riscopre le “piccole”: le provinciali tornano a far paura alle big

28.10.2019 | 17:51

Juventus, Inter e Napoli. No, non stiamo parlando delle tre candidate alla vittoria della Serie A 2019/2020. O meglio, sì, ma nell’ottica di un turno di campionato in cui tutte e tre non sono riuscite a vincere. Bloccate, sul pari, ma pur sempre bloccate, da Lecce, Parma e SPAL. Ecco, sono loro le protagoniste dell’articolo che state per leggere. Non propriamente Lecce, Parma e SPAL in quanto tali, ma in quanto rappresentanti del calcio di provincia.

Quello che, da quest’anno, è tornato davvero a far paura anche alle big e non solo. Per info, chiedere ad una Sampdoria tristemente quanto inaspettatamente ultima in classifica. Sin dall’estate, infatti, quelle che gergalmente vengono definite “piccole” del campionato, sono apparse più organizzate e quadrate. Si veda un Brescia che vanta due giocatori del calibro di Balotelli e Tonali, o lo stesso Lecce, appunto, dotato di un’interessante spina dorsale composta da Lucioni, Tachtsidis e Babacar e capace di fermare con un doppio pari prima Milan a San Siro e poi Juve. Ciò che emerge, dunque, è un quasi ritorno al calcio italiano fra gli anni 90 e 2000, quello in cui le provinciali erano scogli spesso terribili anche per le grandi potenze del Belpaese.

E, nell’ottica di una riduzione del gap fra Serie A e la coppia Premier e Liga, rivedere squadre come Bologna e Cagliari, per dirne altre due esemplificative, così attrezzate non può che essere un ottimo segnale per l’intero movimento.

Foto: Twitter SPAL