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LA MEGA TERNANA SECONDO CRISTIANO

14.04.2021 | 13:12

Cristiano Lucarelli è stato il condottiero della Ternana verso quel sogno chiamato Serie B, la sua prima promozione in carriera da allenatore coincide con una stagione indimenticabile per le Fere: a quattro giornate dal termine la classifica recita 87 punti, 27 vittorie, 6 pareggi ed un solo ko, 88 gol segnati e soltanto 26 concessi.
Gli umbri hanno battuto così il record di punti che nella stagione 2016-2017 era stato messo a referto dal Foggia (85 punti), tra l’altro in un campionato a 20 squadre e non a 19 come quello attuale.
Fino al 27 febbraio la Ternana era l’unica formazione imbattuta nei campionati dei principali Paesi europei, dopo 19 successi e 5 pareggi è stato il Catanzaro ad interrompere la striscia positiva, strappando i tre punti in casa per 2-1.

Cristiano Lucarelli nasce a Livorno, il 4 ottobre del 1975, è l’attuale tecnico della Ternana e alle sue spalle ha una lunga e gloriosa carriera da calciatore. È il fratello maggiore di Alessandro, anche lui ex calciatore nel ruolo di difensore, che adesso fa parte della dirigenza del Parma (vicedirettore sportivo).
Cristiano è stato un attaccante con ottimo fiuto del gol, gran colpitore di testa e freddo rigorista, con 47 centri su 59 tentativi dagli undici metri.
Il lungo percorso da giocatore ha le sue radici nelle giovanili del Carli Saviano e poi dell’Armando Picchi, il debutto da “pro” arriva coi colori del Cuoiopelli, poi il passaggio al Perugia che lo impiega nel Campionato Primavera.
Cosenza, Padova, Atalanta e Valencia le prime tappe a buoni livelli, con Ranieri in Spagna vince la Copa del Rey e poi torna in Italia.
Nel 1999 viene acquistato dal Lecce, in Puglia diventa il miglior marcatore del club in Serie A con 59 gare e 27 centri (superato poi da Chevanton), poi due stagioni al Torino e finalmente la chiamata della squadra della sua città: il Livorno. Parte dalla Serie B e raggiunge la promozione che mancava da 55 anni ai granata, in A si laurea capocannoniere nel 2004-05 con 24 gol in 33 partite ed il suo legame con la città e la tifoseria è così forte che sceglie il numero 99 come allusione all’anno di nascita del gruppo ultras Brigate Autonome Livornesi. Riesce a portare per la prima volta il club in Europa, superando i preliminari di Coppa UEFA ed il girone di qualificazione con un suo gol decisivo nell’ultimo incontro.
Lascia il Livorno dopo quattro stagioni con un totale di 158 presenze e 101 reti tra Serie A, Serie B, Coppa UEFA e Coppa Italia.
La fase finale della sua carriera lo vede vestire le maglie di Shakhtar Donetsk, Parma, un ritorno al Livorno ed un’annata al Napoli, club con cui vince il suo unico trofeo in patria, la Coppa Italia 2011-12, sebbene non venga mai utilizzato nella manifestazione.
L’esordio in Nazionale arriva a 29 anni con Marcello Lippi come Ct, ma non viene preso in considerazione per i Mondiali 2006, gode di maggiore spazio nella parentesi successiva al trionfo in terra tedesca con Donadoni.

La carriera da allenatore era inevitabile per un uomo ed un giocatore come Lucarelli, capace di trarre il massimo da sè stesso e dai compagni che ha avuto nel corso degli anni: gli inizi sono con gli Allievi Nazionali del Parma, poi Perugia, Viareggio, Pistoiese, Tuttocuoio, Messina, Catania e proprio il “suo” Livorno, dal quale viene esonerato già nel mese di novembre della stagione 2018-19.
Il ritorno al Catania lo vede raggiungere i Play-off promozione, fermato dalla stessa Ternana che l’8 agosto scorso ha deciso di puntare su di lui. E ha fatto bene, i numeri che abbiamo elencato sopra sono straordinari, Lucarelli è stato capace di riportare il club umbro in B dopo tre anni di assenza e lo ha fatto con un percorso invidiabile.
Ora la B sarà un palcoscenico più adatto a mettere in mostra le capacità di Cristiano e dei suoi ragazzi, con quel sogno della Serie A che i tifosi delle Fere cullano dall’ultima apparizione, arrivata nell’ormai lontanissima stagione 1974-75.

 

Foto: DAZN