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KEKO, UNA VERA SORPRESA

25.02.2013 | 09:19

Prima presenza in Serie A e prima rete, in appena 74 minuti di gioco: un debutto che ricorderanno in molti a Catania e che ricorderà soprattutto Keko, al secolo Sergio Gontan Gallardo, nato a Madrid il 27 dicembre del 1991 e scelto ieri da Rolando Maran per ovviare alle numerose assenze degli etnei, Barrientos in primis.

Fino a ora la maglia del Catania l’aveva indossata soltanto in Coppa Italia, proprio contro il Parma, il 12 dicembre scorso giocando da ala destra, il suo ruolo naturale, per 24 minuti, entrando al 97esimo, nei tempi supplementari, al posto di Sergio Almiron. La gara terminò, poi, ai rigori, gli etnei passarono il turno, ma con la Lazio Keko restò in panchina per l’intera gara. Così come è successo nelle ultime gare. Ieri, però, finalmente l’ambito premio per un giocatore che aspettava soltanto il suo momento per farsi notare. Il gol al Parma vale il 2 a 0, prima dello scadere del primo tempo, e l’archiviazione della gara anzitempo.

La storia di Sergio Gontan, però, non è tutta rosa e fiori: al Catania era arrivato nel 2011, acquistato dall’Atletico Madrid, che dopo una sola presenza e tante nella squadra B, lo aveva lasciato andare a parametro zero. Numerosi prestiti in giro per la Spagna, tra cui il Real Valladolid, il Girona e il Cartagena, ma la possibilità di stabilire un record importante: nella Liga divenne il più giovane debuttante dei Colchoneros a 16 anni e 307 giorni sostituendo Sinama-Pongolle. Un nome importante, ma non tanto quanto quello di Diego Forlan, al quale, invece, subentrò in occasione del suo assoluto debutto con la maglia dell’Atletico: era la Copa del Rey e giocò appena 2 minuti contro l’Orihuela nell’ottobre del 2008.

Quando arriva in Sicilia, a parametro zero, firma un contratto triennale con opzione per il quarto ed è Vincenzo Montella a convocarlo per la prima volta: la gara è contro il Novara, ma lui non scende in campo. Caso vuole, però, che il debutto con gli etnei sia proprio contro i piemontesi: la gara stavolta è di Coppa Italia e Keko sostituisce Catellani in una gara che poi verrà persa 3 a 2. Pochi minuti, anche stavolta, e saranno anche gli unici. Passa in prestito, quindi, al Grosseto, insieme con Sciacca. In Toscana riesce a raccogliere dieci presenze, ma non convince con le sue prestazioni, tant’è che la società lo rimanda a Catania senza troppo dispiacere: per lui nemmeno un goal nell’annata di B con appena tre partite da titolare. 

Keko, però, non s’è arreso, soprattutto perché il suo passato non glielo permetteva: dotato di buona velocità e anche di una pregevole tecnica, ieri è riuscito a stare nel vivo dell’azione sovente dimostrando grandi doti di spinta ed esaltandosi anche nel dribbling. E per quanto in carriera non sia stato un vero e proprio cecchino – nemmeno una rete prima di oggi in campionati ufficiali – ieri ha saputo riscattarsi e rilanciarsi con un pesante goal che significa salvezza raggiunta. Chissà che ora Maran non possa adire a una nuova freccia dalla sua faretra.