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Juventus, le intercettazioni: “Solo Calciopoli una situazione così brutta, ma ora ce la siamo creata noi”

01.12.2022 | 09:58

Emergono sempre più dettagli sul caso Juventus. Dopo il rinvio a processo arrivato nella serata di ieri, questa mattina su gazzetta.it vengono riportate alcune intercettazioni telefoniche tra gli ormai ex dirigenti bianconeri: “In 15 anni ricordo solo una situazione così brutta, Calciopoli. Lì ci davano addosso tutti, qui ce la siamo creata noi“. A parlare così è Stefano Bertola, ex direttore finanziario della Juventus, in un’intercettazione ambientale del 22 luglio 2022 raccolta dal pool di magistrati dell’inchiesta Prisma che indaga sui conti del club dal 2018 al 2021. Tre ore di conversazione tra l’ex dirigente (che risulta tra i 16 indagati) e Federico Cherubini, a cena, in cui secondo gli inquirenti il diesse dirà tutto ciò che è stato da loro ipotizzato nella richiesta di intercettazioni, anticipando anche “Il libro nero di Paratici“, rinvenuto durante le perquisizioni di marzo 2021. Inoltre, Cherubini racconta di aver detto a Paratici di aver “spinto troppo in là una modalità lecita“, riferendosi alle plusvalenze, e che per uscirne bisognava abbandonare quelle artefatte e tornare a quelle sane. Conversazione che confermerebbe il modo di operare della Juventus, che per la Procura di Torino ha alterato i bilanci per tre stagioni con plusvalenze fittizie e la “manovra stipendi”, mensilità dilazionate e erratamente contabilizzate in epoca Covid. Per il direttore sportivo Paratici si sarebbe giustificato con la teoria che “mettere 4 o 8 in uno scambio è uguale, vammelo a dimostrare“. Un sistema di cui tutti erano a conoscenza, a cominciare da Andrea Agnelli, come testimoniato da una mail di Bertola del 18 novembre 2020, indirizzata al presidente:  “Riduzione stipendi e plusvalenze sono operazioni chiave per la messa in sicurezza“.

Foto: Twitter Juventus