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José Mauri si presenta: “Le responsabilità non mi spaventano. Al Milan…”

02.09.2016 | 23:05

Tempo di presentazione alla stampa anche per José Mauri, ecco le sue parole riprese direttamente dal sito ufficiale dell’Empoli“Mi avevano parlato di Empoli come di una grande famiglia e di un bellissimo gruppo, ma qui è ancora più bello di come lo immaginassi. Il motivo per cui ho scelto di cambiare è che volevo più spazio e volevo ricominciare a giocare, riprendere la fiducia che ho perso a Milano e guadagnare esperienza. Cosa non ha funzionato a Milano? Non ha funzionato è che non ho mai giocato. Ora ho voglia di sentirmi importante e di sentire quella tensione prima delle partite che avevo perso. Spero che la mia voglia di fare e dimostrare non sia alla fine negativa, ma per fortuna c´è questa sosta che mi permette di lavorare al meglio per mettermi in forma ed essere pronto per la ripresa. Questa stagione è fondamentale per me, perché l´Empoli ha intenzione di affidarmi un ruolo importante e mi ha dato una fiducia che spero di ripagare. Ce la metterò tutta per non fare perdere all´Empoli quel gioco che secondo me è uno dei più belli d´Italia. Ho parlato anche con il mister Martusciello, che mi ha dato ancora più forza di quella che avevo all´inizio, la società mi ha voluto in tutti i modi e dalle loro telefonate ho capito che dietro c´era gente seria e decisa e questo mi ha portato a scegliere Empoli. Ho parlato anche con Montella e Caccia e mi hanno parlato benissimo di Empoli, ma come tanti altri e quindi non ho avuto nessun dubbio nello scegliere Empoli. Ho scelto il numero 5 cinque perché è il numero del mediano basso in Argentina e quindi quando ho visto che era libero non ci ho pensato due volte. Il mio idolo? Per noi tifosi del Boca Riquelme è stato il giocatore più importante del Boca. Lui ha trascinato il Boca nel mondo, per quello ognuno di noi che gioca in quel ruolo ha lui come idolo. Obiettivi stagionali? L’obiettivo salvezza vale come quello scudetto. Vengo qua con la medesima voglia che potrei avere di vincere un campionato. Vi posso assicurare che le motivazioni sono le stesse di quando sono arrivato al Milan. Le responsabilità? Non mi pesano affatto: ho lasciato l´Argentina a 14 anni per giocare a pallone, non ho certo paura di prendermi di giocare in un ruolo delicato come quello di play basso, anzi non vedo l´ora”.

Foto: sito ufficiale Empoli