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JOEL OBI SEGNA, E L’INTER FA SALTI DI GIOIA

24.11.2014 | 09:14

E’ la classica storia che farebbe la felicità dei tabloid inglesi e dei loro proverbiali “play on words”: Obi come Oba. Stesso luogo di nascita (Lagos, Nigeria), stesso piede preferito (il sinistro), stesso gol nel derby, stessa esultanza acrobatica. Cambia solo l’ultima vocale. E’ così che Joel Obi, centrocampista nigeriano di 23 anni, ha fatto fare salti di gioia a Roberto Mancini, rifilando al Milan un gol alla Oba Oba Martins, attaccante nigeriano dei Seattle Sounders, all‘Inter dal 2001 al 2006, noto per la sua velocità e per le sue esultanze pittoresche fatte di capriole e salti mortali in sequenza, nonché per i 3 gol totali messi a segno nelle sentite sfide contro i rossoneri. Obi è più giovane di Oba, non fa l’attaccante e non ha certo grande confidenza con il gol, ma spicca per duttilità tattica e umiltà. La mossa a sorpresa nella prima nuova uscita di Mancini da neo tecnico nerazzurro è stata proprio lui. Mezz’ala sinistra nel 4-3-3: “Era da due giorni che il mister mi provava, quindi pensavo di giocare dall’inizio. Con Mancini abbiamo più possibilità di giocare, più soluzioni, e per noi centrocampisti sarà un grande vantaggio. Ma questa non è una critica a Mazzarri: con lui abbiamo lavorato bene, cercando di fare quello che ci chiedeva”, – ha detto a fine gara Joel, dopo aver siglato il gol del pareggio con un sinistro chirurgico all’angolino – Se mi avessero detto che avrei segnato nel derby, non ci avrei nemmeno creduto. È andata bene, sono contento per il mio primo vero gol in campionato, ci tenevamo a vincere ma alla fine è arrivato il pareggio. Va bene così”. Il prezioso jolly di Mancini sbarcò in Italia nel 2003 con i genitori e andò a vivere a Parma. Due anni dopo fu notato dall‘Inter al torneo Scirea. Nel 2008 vince il titolo con gli Allievi Nazionali di Daniele Bernazzani, poi passa in Primavera, dove colleziona oltre 40 presenze e 6 gol in poco meno di 3 anni. Nel 2009 Mourinho intravede già le sue qualità, ma sarà Benitez ad aggregarlo stabilmente in prima squadra nella stagione successiva. Fa il suo esordio in una gara ufficiale il 29 settembre 2010, sostituendo Dejan Stanković nella vittoria per 4-0 sul Werder Brema in Champions League. Esordisce in Serie A il 17 ottobre in Cagliari-Inter (0-1). Nel gennaio 2011 il Parma acquisisce metà del suo cartellino, nell’ambito dell’affare che ha portato Nwankwo Obiorah ai gialloblù. Ma resta in nerazzurro e vive una stagione positiva sul piano personale, prima di un infortunio che lo costringe a restare a lungo ai box. Nel 2013 passa in prestito al Parma, con cui colleziona però soltanto 8 presenze. E’ dunque tornato all’Inter con la voglia di ritagliarsi uno spazio importante tra i titolari. A pochi giorni dal suo arrivo, Mancini lo ha scelto nell’11 iniziale per la sfida più sentita. Obi lo ha ripagato con un’ottima prestazione e con il gol del pareggio. Se questo è il buongiorno, in casa nerazzurra c’è da fare salti di gioia. Come faceva Oba, come ieri ha fatto Obi.