Ultimo aggiornamento: sabato 27 aprile 2024 12:30

Joao Mario si presenta: “Posso ricoprire molti ruoli. Sul prezzo del mio cartellino…”

16.09.2016 | 17:30

Tempo di presentazione alla stampa, in casa Inter, per Joao Mario. Ecco le dichiarazioni del centrocampista portoghese, prelevato a fine agosto dallo Sporting Lisbona:

“Per me è un grande onore essere qui, ringrazio tutti per la fiducia. La prima volta a San Siro è stata sicuramente emozionante. In quale ruolo penso di poter dare il meglio? Tendenzialmente preferisco giocare come numero 8 e numero 10, ma ho giocato in tanti ruoli con lo Sporting, anche come mezzala. Io voglio fare il bene della squadra e penso soprattutto a questo. Come è nata la trattativa con l’Inter? Il primo che ho incontrato è stato il direttore Ausilio, la trattativa è iniziata prima dell’Europeo. E per fortuna è andato tutto molto bene. L’Inter ha sempre avuto una tradizione straordinaria, è sufficiente ricordare alcuni uomini che hanno lavorato qui, come Mourinho e Figo. Deluso di non poter disputare la Champions League? Poterlo farla continuando allo Sporting Lisbona, ma sentivo la necessità di misurarmi altrove. Se l’Inter può battere la Juventus domenica? Spesso ha la meglio la sfavorita, penso al nostro Portogallo: non eravamo i favoriti, ma abbiamo vinto l’Europeo. Se ho appreso qualcosa da Cristiano Ronaldo? Quando si ha la possibilità di giocare insieme a calciatori come Cristiano automaticamente si cresce, si acquisisce una mentalità vincente. Io voglio vincere sempre, non voglio fermarmi. Il prezzo del mio cartellino può essere un peso? Io voglio ripagare tutti per la fiducia accordatami, è normale che l’ambiente si aspetti molto quando le spese sono importanti. Ho un contratto lungo e spero di far bene. Cosa ha detto De Boer alla squadra dopo la sconfitta di ieri? L’atmosfera è rimasta positiva dopo la vittoria contro il Pescara, siamo fiduciosi in vista del futuro. Se penso di poter diventare un leader dell’Inter? Questo è un periodo di adattamento, per me la cosa che conta è dare un ottimo esempio, ancor più che essere leader”.

Foto: Inter Channel