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JEFFREY BRUMA, LA LAZIO CERCA IL COLPACCIO

01.08.2014 | 10:38

Ieri mattina, in occasione della conferenza stampa di presentazione di Stefan De Vrij, il presidente della Lazio Claudio Lotito ha assicurato: “Sappiamo quello che vogliamo fare, abbiamo degli obiettivi e siamo in grado di raggiungerli. Noi siamo per la politica dei fatti. Stiamo lavorando per aggiungere un nuovo centrale alla difesa”. Tra i nomi che il numero uno biancoceleste ha in mente c’è quello di Jeffrey Bruma, per un muro tutto orange che possa raccogliere al meglio l’eredità della ex storica coppia Biava-Dias
Il mercato della Lazio fin qui ha viaggiato a ritmi sostenuti. Basta, Parolo, Djordjevic, Braafheid, il riscatto di Candreva e il fiore all’occhiello De Vrij, nominato miglior difensore degli ultimi Mondiali in Brasile. Ancora pochi tasselli per sistemare una rosa che l’anno prossimo non avrà l’onere (e l’onore) di disputare gare europee e i tifosi capitolini potranno godersi una stagione dal rendimento certamente positivo. Una delle tessere che ancora manca al mosaico di mister Pioli, come detto, è un altro centrale di difesa di livello: sfumato Astori, per i biancocelesti restano in piedi le piste Sanè del Bordeaux, Vlaar dell‘Aston Villa e Lucas Mendes del Marsiglia, senza trascurare l’ipotesi tutta italiana che porterebbe a Paletta del Parma. Nelle ultime ore, tuttavia, c’è stato un deciso inserimento per Bruma: stessa lingua di De Vrij (sia a livello di idiomi che di autorevolezza nella retroguardia), stessa possibile destinazione, con un occhio da rivolgere verso la Juventus, l’altro club di serie A che apprezza molto il giocatore.
Nato a Rotterdam il 13 novembre del 1991, Jeffrey Bruma inizia la propria carriera nelle giovanili del Feyenoord, per poi proseguire in quelle del Chelsea che nel 2007 (all’età di 15 anni) lo preleva dal club olandese sborsando 100 mila sterline. Con la maglia dei Blues mette in mostra tutto il proprio talento durante la Fa Youth Cup, al punto che due anni dopo arriva il tanto agognato esordio in Premier League: è il 24 ottobre del 2009 e i londinesi schiantano 5-0 il Blackburn a Stamford Bridge. Nel 2010 c’è anche il successo nella Fa Youth Cup (tra l’altro con un suo gol in finale contro l’Aston Villa). Il suo biennio con il Chelsea si chiude con 10 presenze in gare ufficiali, due apparizioni in Champions League, una in Fa Cup e una nella Community Shield e uno scudetto vinto tutt’altro che da protagonista. Bottino piuttosto magro, così ecco il prestito al Leicester City nel febbraio del 2011, l’occasione giusta per giocare con continuità e convincere il proprio club di appartenenza a riprenderselo per affidargli un posto da titolare. Sebbene ci fossero ottime premesse, questo nuovo capitolo della carriera di Bruma sarà solo una brevissima parentesi: pochi mesi con i Foxes conditi da 11 presenze e 2 marcature. La svolta si chiama Amburgo: i tedeschi puntano sul centrale olandese acquistandolo in prestito per una stagione con opzione per la seconda. Due annate chiuse con 39 presenze e 3 reti, prestazioni maiuscole e consacrazione di tutte le sue doti migliori: solidità, buona tecnica, capacità di impostazione, abilità nel gioco aereo notevolmente agevolata dalla sua stazza (186 centimetri), senso della posizione, intelligenza negli anticipi e soprattutto duttilità (può essere impiegato come centrale di difesa ma anche come terzino destro e, all’occorrenza, come mediano). Nonostante la concreta possibilità di un ritorno in Inghilterra, il giovane difensore decide di giocarsi le proprie carte in patria e accetta la proposta del Psv (a titolo definitivo), dove milita attualmente dalla scorsa estate.
Il futuro di Bruma potrebbe dunque parlare italiano. La Lazio ci proverà: se dovesse riuscire a battere la concorrenza della Juventus (che ha effettuato sondaggi anche per Mustafi e Zapata) e a presentare un’offerta adeguata (si tratta di un’operazione da 6-7 milioni di euro più bonus), Lotito regalerebbe alla propria squadra un rinforzo di vitale importanza, completando a tutti gli effetti un pacchetto di centrali che sarebbe tra i più competitivi dell’intero campionato.
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