Ultimo aggiornamento: sabato 13 aprile 2024 13:30

Jankto: “Dopo il coming out non è cambiato nulla. So di non poter andare a giocare in Arabia Saudita”

13.04.2024 | 13:30

Il centrocampista del Cagliari Jakub Jankto, nel corso di una lunga intervista rilasciata al quotidiano francese L’Equipe, ha parlato del suo coming out, dichiarando quanto segue:

“Non è cambiato nulla, sono sempre la stessa persona, credo anche per la mancanza di reazioni negative tra i tifosi. Penso di esser stato da esempio per tante persone, ma mi sento sempre lo stesso bravo ragazzo. La relazione con Marketa è durata 5 anni e le cose andavano bene, siamo anche diventati genitori. Ma continuare era inutile e ci siamo lasciati, avevano 26 anni e tutta la vita davanti In Repubblica Ceca c’erano dei rumours, addirittura un giornale scrisse ‘un giocatore ceco è pronto a fare coming out’. Le cose stavano peggiorando, ma non volevo farlo pubblicamente, sarebbe stato come dover giustificare il colore dei capelli. E’ stato un periodo difficile, non sapevo come avrebbe reagito il mondo del calcio. Tante persone però mi hanno rassicurato, da Tomas Rosicky, ds dello Sparta Praga ai tempi, e il mio agente Beppe Riso. Ho ricevuto migliaia di messaggi di sostegno, mentre nei paesi africani e del mondo arabo è stato accolto meno bene. Quando ho fatto coming out già sapevo che non sarei andato a giocare in Arabia Saudita. In qualche partita ho sentito qualche insulto, specialmente in stadi piccoli, ma erano pronunciati magari da persone che avevano bevuto o tifosi avversari che volevano farti giocare male. Non hanno funzionato, io ero concentrato sulla partita. L’unica reazione negativa? Quella del ministro Abodi, ma è comprensibile che le generazioni anziane non abbiano ancora capito certe cose. Comunque è venuto a trovarmi a Cagliari due settimane dopo e abbiamo chiarito le cose. La campagna contro l’omofobia? E’ molto bella, ma il metodo non mi convince. La fascia da capitano color arcobaleno, ad esempio, non la trovo necessaria. Non si dovrebbe fare più del dovuto perché alla lunga è controproducente. Ambasciatore? Non ho intenzione di farlo. Non mi piace mettermi in mostra né ostentare il fatto di essere omosessuale“.

Foto: Twitter Cagliari