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JAJALO TORNA IN ITALIA, QUESTA VOLTA PER RESTARCI

28.01.2015 | 09:30

Croazia-Germania-Italia, andata e ritorno. No, non ci riferiamo a gare di qualificazioni europee o robe del genere, bensì al percorso di Mato Jajalo, il croato che i più attenti appassionati ricorderanno per una parentesi a Siena ma che, soprattutto, si sottoporrà in giornata alle visite mediche per conto del Palermo.

Uno scenario da noi rivelatovi ieri mattina in esclusiva e adesso a un passo dal concretizzarsi.

Centrocampista universale, Jajalo: nasce trequartista ma nel corso degli anni ha progressivamente arretrato il proprio raggio d’azione. Può ricoprire diverse zone della mediana, sa dettare i tempi in sede di impostazione ma anche fare la mezzala o l’interno, a prescindere dall’assetto varato dagli allenatori di turno. Insomma un jolly buono per qualsiasi vestito tattico, Beppe Iachini potrà utilizzarlo nella linea a tre di centrocampo ma anche, eventualmente, come vice Vazquez, ove El Mudo abbisognasse di tirare il fiato, specie in corso d’opera.

Munito di un buon fisico (182 cm per 77 kg), Mato non è rapidissimo ma col suo destro è in grado di innescare gli attaccanti con passaggi calibrati: lo sa bene Andrej Kramaric, il centravanti volato al Leicester dopo essere stato seguito da tanti club italiani, più che altro lo conferma il suo score stagionale che parla di 8 assist in 26 presenze con la maglia del Rijeka.

Ripercorrendo le tappe salienti che hanno sin qui contraddistinto il percorso del nuovo volto rosanero, Mato nasce a Jaice il 25 maggio 1988, ma da piccolo cresce in Germania dove la famiglia si trasferisce nel 1990 per sfuggire alla guerra che devasta i Balcani. Inizia ad accostarsi al mondo del calcio sgambettando per i Kickers Offenbach, ma la prima esperienza in terra teutonica termina nel 1999, anno del ritorno nei territori della ex Jugoslavia. Jajalo entra nel settore giovanile dello Slaven Belupo, completando tutta la trafila fino al debutto in prima squadra nel 2007. Nell’arco di due annate scende in campo 63 volte, con 8 gol all’attivo: numeri che gli valgono la chiamata del Siena, che l’1 giugno del 2009 ne ufficializza l’acquisto. In serie A raggranella 25 presenze, 14 delle quali da titolare, ma la retrocessione in B lo porta lontano dall’Italia. Nel luglio del 2010 il ragazzo torna in Germania per vestire la casacca del Colonia, che acquisisce il diritto alle sue prestazioni sportive a titolo temporaneo, con diritto di riscatto (puntualmente esercitato). Due anni in Bundesliga, altrettanti tra i cadetti, 5 le reti realizzate nelle 90 occasioni in cui viene chiamato in causa. Avventura più che positiva che si chiude nel febbraio del 2014, quando si trasferisce in prestito al FK Sarajevo: ultimo step prima del Rijeka, che in estate gli fa sottoscrivere un biennale che evidentemente non verrà rispettato.

Adesso nel futuro di Mato, l’ultima scommessa di Zamparini, c’è il calore del “Renzo Barbera”. Questa volta, però, Jajalo torna in Italia con la concreta speranza di restarci: il tempo delle comparsate è finito, se ne è accorto anche il ct della Croazia Niko Kovac, che lo scorso 12 novembre gli ha regalato la gioia dell’esordio in Nazionale a tanti anni di distanza dai fasti dell’Under 21.

 

Foto: direktno.hr