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Immobile parla da punta del Borussia: “Sostituire Lewandowski…”

21.05.2014 | 15:20

Ciro Immobile è intervenuto oggi in conferenza stampa a Coverciano, ecco i passaggi più significativi delle dichiarazioni rilasciate dall’attaccante della Nazionale, importantissime soprattutto in chiave mercato:

“Sicura la mia presenza al Mondiale? Di sicura c’è solo la morte, c’è da lottare per guadagnarsi un posto nei 23, per il ct non sarà facile lasciare a casa due punte. I primi due obiettivi comunque li ho raggiunti: il titolo di capocannoniere ed essere nei pre convocati. Dispiace non aver centrato l’Europa League, è stato un peccato non esserci a Firenze ma sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto, per me è stata una rivincita dopo l’anno scorso. Cerci? Quando è arrivato qui in ritiro tutti gli altri hanno cercato di farlo stare tranquillo, di non fargli pesare l’errore dal dischetto contro la Fiorentina, ma ha capito che deve mettere alle spalle l’episodio. Il futuro? Il mio procuratore sta lavorando. Dopo una stagione fatta così bene, è normale che un calciatore ambizioso come me voglia puntare sempre al massimo. Essere il capocannoniere della serie A ti dà visibilità e questo fa si che club importanti, a livello europeo, si interessino a te. Il Borussia è una squadra importantissima e per me giocare la Champions il prossimo anno sarebbe fondamentale per la crescita professionale. Ogni calciatore è ambizioso, ha bisogno di fare nuove esperienze: la mia è quella di fare la Champions. Sostituire Lewandowski? È uno degli attaccanti più forti che ci sono in circolazione e questa cosa mi stimola ancora di più. Se ho parlato con Caldirola e Donati che giocano già in Germania? Si, mi hanno detto che la Bundesliga è migliorata tanto, loro si trovano benissimo anche se hanno un po’ di difficoltà con la lingua. Noi napoletani, comunque, ci facciamo capire dappertutto”.

Insomma, Immobile parla già da giocatore del Borussia Dortmund, raramente ci si sbilancia così tanto in assenza di accordi già predefiniti. Restano però da capire gli incastri tra Torino e Juventus, società comproprietarie del cartellino, dopo le parole di fuoco proferite dal ds granata Petrachi nei giorni scorsi.