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Il rinnovo non basta, ora serve il vero Guarin

01.04.2014 | 23:58

Troppo brutto (e distratto) per essere vero. Fredy Guarin è partito dalla panchina a Livorno, quando è entrato ha fatto la differenza al contrario. Non ha lasciato traccia negli ultimi trenta metri, nel finale si è superato in negativo con quel retropassaggio sciagurato che ha spalancato un’autostrada, bravo Emeghara ad approfittarne. Reduce da un gennaio difficile, con la storia del trasferimento alla Juve e relativo pentimento da parte dell’Inter, pochi giorni fa Guarin ha rinnovato il contratto fino al 2017, secondo un accordo preso precedentemente. L’Inter ci punta per il presente e per il futuro, ma ha bisogno di un Guarin diverso. Lo stesso che, quando vuole, fa la differenza. Non quello, distratto e impacciato, andato in scena a Livorno.