Ultimo aggiornamento: martedi' 30 aprile 2024 15:00

Il retroscena: Udinese, perché Pinzi è la base (da stamattina). Reja rifiuta, Fabio Cannavaro dice sì

21.04.2024 | 19:08

Gianpiero Pinzi è il nome forte (non più a sorpresa) dell’Udinese da stamattina. Lavorerà con Fabio Cannavaro dopo il no di Edy Reja, presto verrà comunicato l’esonero di Cioffi. Sono stati accostati (non da noi) tanti nomi al club friulano, quando bisognava capire una cosa: la base di tutto è Pinzi perché conosce bene lo spogliatoio (è stato vice allenatore di Cioffi), ha riconosciute qualità da allenatore, piace agli attuali calciatori (ci sarebbe stato un confronto con Pereyra) e l’Udinese ha bisogno di serenità in questa fase cruciale della stagione. Dopo aver commesso troppi errori, tra scelte sbagliate (qual è stato il contributo di Balzaretti?) e errori di ogni tipo. Il semplice fatto che ieri sera Balzaretti abbia confermato Cioffi, quando era finita la fiducia della famiglia Pozzo, la dice tutta sulla stagione da dimenticare. Pinzi la base, dunque. E tutti gli allenatori contattati hanno dovuto memorizzare questa volontà, fino a quando non è spuntato il nome di Edy Reja: vi abbiamo svelato il retroscena di una cena lo scorso venerdì tra l’esperto allenatore e l’ex centrocampista, ma dopo le 18,30 l’esperto tecnico friulano (classe 1945) non se l’è sentita di tornare in pista. E alla fine il club ha virato su Fabio Cannavaro che ha detto sì a Pinzi e che avrà come sempre il fratello Paolo nello staff. Tra l’altro Pinzi sta completando il corso, cominciato lo scorso settembre, per conseguire il patentino. La curiosità è che De Rossi stima molto Pinzi, lo avrebbe voluto nel suo staff e giovedì lo sfiderà nei minuti che andranno recuperati alla Dacia Arena.

Foto: Twitter Cannavaro