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Il retroscena: Sabatini, due inutili inseguimenti “mondiali”. E ora Nicola

15.02.2022 | 10:23

Diciamo la verità: la svolta Colantuono a Salerno andava fatta a prescindere dei risultati (tra l’altro negativi) e indipendentemente da due pareggi che hanno soltanto allungato l’agonia di un allenatore che non aveva la stima e la fiducia della proprietà. Di sicuro è stato perso tempo, sarebbe stato meglio provvedere all’esonero lo stesso giorno dell’insediamento della nuova proprietà. Invece, la decisione è arrivata nella tarda mattina, come anticipato da Sportitalia. E poco fa c’è stato il comunicato dell’esonero di Colantuono. Sabatini avrebbe voluto un colpo a effetto, un allenatore giovane e dal suo punto di vista predestinato. Per questo motivo ha tampinato Daniele De Rossi, lo lega un grande rapporto, lo conosce dai tempi della Roma e lo avrebbe anche voluto sulla panchina del Bologna. Ma De Rossi ha mantenuto la sua linea, non vuole andare in panchina con un altro allenatore accanto (tra l’altro Mariani al momento è impegnato con la Primavera della Ternana). De Rossi tornerà in azione quando avrà il patentino e potrà fare tutto in prima persona, lo ha detto a Sabatini che ha insistito a lungo prima di rassegnarsi. Subito dopo il direttore sportivo della Salernitana è andato all’assalto di un altro campione del mondo, Andrea Pirlo ancora legato da contratto con la Juve in scadenza a giugno. Ha proposto un contratto lungo e ricco, anche quattro anni per dare vita a un progetto importante a prescindere dalla categoria. Pirlo ci ha pensato anche a lungo, ma i dubbi hanno avuto il sopravvento su tutto il resto e ha preferito declinare. A quel punto Sabatini aveva tenuta calda la carta Davide Nicola e se l’è giocata: contratto fino a giugno e rinnovo legato a una salvezza oggi molto difficile. Nicola (in arrivo per dirigere il primo allenamento) è un altro tipo di profilo, un professionista indiscutibile, ma non esattamente quanto aveva cercato Sabatini rincorrendo prima De Rossi e poi Pirlo.
FOTO: Twitter Bologna