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IL PARMA DI FANTANTONIO

04.07.2013 | 11:22

Oggi è il giorno di Antonio Cassano. Il fantasista barese sarà presentato ufficialmente al Parma nel pomeriggio. L’intera città sta già vibrando perché con Fantantonio si può veramente sognare in grande. Antonio ha scelto ancora una volta il 99, il numero che lo ha accompagnato alla Sampdoria, al Milan e all’Inter. Il numero del genio e della sregolatezza. L’obiettivo, come dichiarato anche poco tempo fa dal diretto interessato, è quello di rilanciarsi. D’altronde fra un anno esatto ci sono i mondiali in Brasile. Cassano, lo ricordiamo, non ha mai disputato un Mondiale. Per Fantantonio invece ben tre Europei: nel 2004 con Trapattoni in Portogallo, nel 2008 con Donadoni in Austria e Svizzera e nel 2012 in Polonia e Ucraina con Prandelli. La storia di Cassano, a grandi tappe, la sappiamo tutti. Il talento di Bari Vecchia è nato poche ore dopo la vittoria in Spagna del terzo Mondiale azzurro. Il calcio era nel suo destino. E tutto il mondo si accorge di lui quando nel 1999 debutta da titolare in serie A e a due minuti dalla fine del match contro l’Inter si inventa uno stop a seguire di tacco saltando Blanc e Panucci e mandando al tappeto la sua squadra del cuore. Dopo un’altra stagione a Bari Cassano passa alla Roma per 60 miliardi delle vecchie lire. Con i giallorossi Fantantonio vive un’esperienza di alti e bassi, soprattutto con Fabio Capello in panchina. Ed è proprio il tecnico di San Canzian che conia il termine “cassanate”. Antonio è un personaggio particolare, pieno di allegria e di verve ma che ogni tanto, in campo, perde la testa. Con la Roma mette in bacheca una Supercoppa italiana e nel 2006, in gennaio, passa al Real Madrid. Anche in Spagna si ritroverà Capello e con il Real vince la Liga 2006-2007 collezionando però solo 7 presenze in campionato. Nell’estate del 2007 torna in Italia fra le fila della Sampdoria e in blucerchiato Cassano rinasce. Diventa l’idolo dei tifosi portando, in coppia con Pazzini, la Samp ai preliminari di Champions 2010-2011. Purtroppo però le cose non vanno per il verso giusto. La Samp esce con il Werder Brema e a dicembre passa così al Milan dopo uno screzio con il presidente Riccardo Garrone. Vince campionato e Supercoppa italiana. Nella stagione 2011-2012 Cassano si ferma ai box per un problema al cuore. Il Milan lo aspetta e torna in campo ad aprile giocando poi da protagonista un Europeo perso solamente in finale con la Spagna. Con i rossoneri l’avventura finisce in estate. Passa all’Inter in cambio di Pazzini e con la sua squadra del cuore mette a segno sette gol in campionato. A metà giugno nasce l’ipotesi Parma. L’affare si è concretizzato ieri. Fra una settimana Cassano compirà 31 anni e ha scelto la squadra giusta, e il tecnico giusto, Roberto Donadoni, per rilanciarsi definitivamente in vista di quel traguardo tanto sognato. Cassano: i Mondiali in Brasile ti aspettano…