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KAORU MITOMA, IL PAESE DEL SOL LEVANTE CREDE NELLO SCIENZIATO DEL DRIBBLING

06.10.2023 | 15:04

Da una delle metropoli della prefettura di Kaganawa alla contea di East Sussex, nato nella città di Kawasaki ora illumina Brighton e tutti i tifosi dei Seagulls. Kaoru Mitoma non è una scoperta ma una piacevole conferma dell’ennesimo talento cristallino che si sta confermando tra le fila della formazione di De Zerbi. Nella sfida di ieri sera contro il Marsiglia, che si era messa malissimo per la squadra inglese dopo le reti di Mbemba e Veretout, ci ha pensato sempre il 26enne nipponico con la sua freddezza e visione di gioco a riaprire la gara, ripresa poi nel finale dal rigore di Joao Pedro. Mitoma infatti ha servito l’assist perfetto per il piazzato di Pascal Gross: lucidità e rapidità di pensiero che hanno aperto poi la strada alla conquista del primo punto in Europa League dei Seagulls. Si può dire ormai che la squadra guidata dall’ex Sassuolo sia una vera miniera d’oro di talenti, e non è un caso che il giapponese sia già nel mirino di alcune big della Premier League come le due squadre di Manchester.
Cresce calcisticamente nel Kawasaki Frontale, squadra della sua città che a 18 anni aveva rifiutato per poter finire la sua tesi all’Università di Tsukuba: un elaborato concentrato esclusivamente sulla “materia” che Mitoma ha sempre amato maggiormente, il dribbling. Una tesi creata con attenzione minuziosa a ogni minimo dettaglio, con tanto di elementi video creati filmando le sue giocate in diretta per non farsi sfuggire i movimenti del corpo e anche le strategie difensive degli avversari. Il giapponese ha anche parlato della sua tesi in un’intervista a The Athletic, dichiarando che:

Non è stato difficile scegliere la materia, perché amo il calcio e il dribbling è ciò che mi piace fare.  Sono andato avanti analizzando i miei compagni di squadra, quelli che erano più bravi a dribblare e quelli che erano meno capaci di farlo, cercando di capire perché. Ho messo delle telecamere sulla testa dei miei compagni di squadra per studiare dove e cosa guardassero e anche come li osservassero gli avversari. Ho capito che i giocatori più bravi non guardavano la palla. Guardavano avanti, intrappolavano la sfera senza guardare i loro piedi. Questa era la differenza”. 

Un approccio calcistico decisamente atipico ma strepitosamente efficace, dal momento che il nativo di Kawasaki è tra i migliori dribblatori della Premier League. L’esperienza in Belgio, all’Union St.Gilloise, nell’anno 2021-2022, lo ha trasformato in un giocatore totale, disputando anche 29 gare e mettendo a segno 8 reti. Ora è un cardine del Brighton e Roberto De Zerbi non può fare a meno dello scienziato del Sol Levante, pronto a calcolare il prossimo dribbling per mettere a referto il prossimo assist o gol. E se il risultato è come il gol in FA Cup al Liverpool del 29 gennaio scorso, allora gli avversari dei Seagulls sono in un mare di guai. Anzi, di calcoli.

Foto: Instagram Brighton