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Il mercato in campo – Quando Saponara è Ricardiñho

19.05.2021 | 12:34

Nella vita i “se” e i “ma” non cambiano gli scenari, sono sinonimi di rimorsi e rimpianti. Il calcio non rappresenta un’eccezione alla regola, sul terreno di gioco non portano punti, non consentono di raggiungere traguardi.

Lo sanno benissimo quei talenti di gran classe perseguitati in carriera da una lunga serie di infortuni e talvolta influenzati da caratteri talvolta troppo introversi per reagire con carica agonistica. In quella categoria di talenti espressi solo in parte risulta impossibile non citare Riccardo Saponara, esploso ad Empoli, non ambientatosi al Milan e protagonista di costanti alti e bassi in diversi club.

Lampi di classe e partite letteralmente decise da solo fino a quando la tanto agognata continuità di impiego e rendimento non era costretta a fare i conti con nuovi infortuni e condizioni ambientali che non alimentavano gli stimoli di reazione alle avversità. Le esperienze con Fiorentina e Sampdoria non hanno rivoluzionato il trend, a Lecce un buon impatto dopo la parentesi genoana senza però riuscire a mantenere un rendimento elevato nell’intero periodo giallorosso.

Il Ds Meluso rientra tra suoi grandi estimatori e non ha esitato a puntarci anche allo Spezia. Fantasia ad inizio 2021, un lungo periodo di stop in infermeria, il rientro nella fase cruciale della lotta salvezza con due goal dall’importanza capitale contro Verona e Torino. Vincenzo Italiano, il principale artefice della doppia impresa spezzina,  gli ha chiesto una grossa duttilità tattica, spostandolo dal tradizionale ruolo di trequartista all’esterno offensivo nel 4-3-3.

Il classe 1991, non solo ha risposto presente adattandosi con sacrificio, abnegazione e spirito di gruppo in una posizione che necessita grande dinamismo e attenzione in fase di copertura, è diventato un fattore, spaccando le gare, creando superiorità numerica, dando qualità e imprevedibilità alla manovra. Dopo il goal del pari in extremis al Bentegodi, Saponara è stato l’Mvp indiscusso contro il Torino, rivelandosi assolutamente immarcabile.

La marcatura del vantaggio con precisione e potenza è stato l’antipasto per un pomeriggio da sogno. Ha toccato un numero elevato di palloni, i compagni erano ben consci che in suo possesso la palla sarebbe stata in cassaforte in ogni circostanza. Ad inizio ripresa un assolo a tutto campo è stato l’emblema del suo valore.

Palla recuperata in copertura al limite della propria area e slalom per innescare la ripartenza, corsa a tutto campo resistendo ai ritorni granata, servizio in area su un piatto d’argento per lo smarcato Nzola, il quale perde il momento migliore della battuta e non capitalizza.

In un’azione il calciatore nativo di Forlì ha messo in mostra un invidiabile bagaglio tecnico e fisico, una visione di gioco raramente riscontrabile in circolazione, un valore immenso per qualunque compagine. Dopo aver messo in archivio un lungo girovagare, può essere giunto il momento di mettere radici, a Spezia ci sono le condizioni ideali per sentirsi protagonista in tutto e per tutto. Dipenderà dagli scenari di mercato tra Fiorentina e Spezia, oltre alle preferenze del diretto interessato.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net

Foto: sito Spezia