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Il mercato in campo – Bruno Fernandes, la ripartenza United

19.02.2020 | 20:00

E’ sinceramente un compito difficile trovare aspetti positivi negli ultimi mercati del Manchester United. Anche la stagione in corso ha regalato poche soddisfazioni, unicamente contro le big, e un’incostanza di risultati e gioco assai preoccupante. Gli interventi della società sono stati spesso e volentieri assenti, oppure tardivi e incompleti, non andando a colmare le principali lacune dell’organico, ancora più evidenti dopo il recente infortunio di Rashford e il caso Pogba.

A gennaio tutte le risorse sono state concentrate nell’operazione Bruno Fernandes, un investimento faraonico per portare all’Old Trafford un obiettivo a lungo seguito già in estate. Accontentate le esorbitanti richiesti dello Sporting Lisbona, i Red Devils si sono ritrovati paradossalmente dinanzi all’interrogativo relativo alla sua collocazione tattica in una compagine sempre alla ricerca di una fisionomia definita e ricca di doppioni in alcuni ruoli. L’esordio contro il Wolverhampton non è stato entusiasmante, qualche bella giocata tecnicamente parlando, fine a se stessa in una gara mal giocata dal collettivo, incapace di creare pericoli.

Dopo aver provato il nuovo acquisto sia in mediana che in posizione più avanzata, Solskjær ha optato per un 3-4-2-1 nel posticipo allo Stamford Bridge, puntando su Martial unico riferimento offensivo, alle sue spalle il tandem composto da James e dal portoghese. La sfida è stata caratterizzata da episodi, lo United è riuscito a capitalizzare al meglio le occasioni create e l’ex Udinese ha iniziato a diventare un fattore, non fornendo punti di riferimento e rivelandosi utile nella duplice fase. Niente di trascendentale ma senz’altro segnali confortanti a testimoniare il buon ambientamento in una realtà calcistica profondamente diversa per competizione, fisicità e ritmo.

Bruno Fernandes ha alzato il livello di pericolosità offensiva di una squadra sempre più spuntata. Nella tana dei Blues il suo primo squillo si è registrato ad inizio ripresa quando da posizione defilata ha fatto tremare il montante con una meravigliosa punizione ad aggirare la barriera con Caballero che non sarebbe mai potuto arrivare sulla sfera. Una volta in vantaggio ci ha pensato Maguire, al primo sigillo in campionato con la nuova maglia, a mettere la gara in discesa per i Red Devils, premiando l’ottimo corner battuto con precisione e potenza dal portoghese, risultato un valore aggiunto sui calci piazzati, aspetto dall’enorme peso specifico nel calcio moderno.

Per valutare i margini di rimonta del Manchester United in chiave Europa e il rendimento dell’ex blucerchiato sarà inevitabile attendere i prossimi impegni e soltanto a fine stagione si potrà stilare un parziale bilancio, in attesa di un’annata completa su più fronti. In ogni caso l’acquisto top del mercato invernale andrebbe inevitabilmente a conquistare le preferenze dei tifosi se riuscisse a dare una sterzata alla tribolata stagione della truppa guidata da Solskjær. Come sempre nel calcio si vince e si perde in undici, il singolo ha bisogno del collettivo e viceversa. Se tutti riuscissero a venirsi davvero incontro, l’impatto di Bruno Fernandes potrebbe rappresentare il primo tassello utile per alzare l’asticella in maniera concreta.

Duttilità tattica, tecnica, imprevedibilità, dinamismo, bravura nel saltare l’uomo e creare l’agognata superiorità numerica, elevate motivazioni in un esponenziale percorso di crescita. Questo Manchester United ha bisogno come il pane di profili simili, per il diretto interessato si tratta dell’occasione per compiere il definitivo salto di qualità nel calcio che conta, una chance quasi irripetibile. Dovrà essere bravo a gestire il peso dell’enorme valutazione nei momenti più critici, lì si potrà verificare il livello di personalità imprescindibile per restare a testa alta tra i top.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net

 

Foto: Twitter ufficiale Manchester United